Messina

Sabato 21 Settembre 2024

Acqua a Messina, la pazienza è agli sgoccioli

Acqua a Messina, la pazienza è agli sgoccioli

Al termine dell’ennesima sequela di eventi surreali, Messina si affaccia sul diciannovesimo giorno di crisi idrica, consapevole che ne passeranno altri (la Protezione civile ha detto sette, «ma si proverà ad anticipare i tempi») prima di tornare alla normalità. Normalità che dovrebbe essere finalmente garantita dall’apporto dei 600 litri al secondo forniti dal by-pass da realizzare sulla collina di Calatabiano, dove una frana, il 24 ottobre scorso, ha causato la rottura della condotta del Fiumefreddo che rifornisce d’acqua Messina. I lavori sono iniziati ieri mattina, ma proprio a proposito del by-pass è nato il caso del giorno (l’ennesimo). Intorno alle 13, infatti, il cantiere si è fermato. Uno stop – che poi verrà definito «temporaneo» dal sindaco di Calatabiano Giuseppe Intelisano, «di non più di mezz’ora» secondo il presidente dell’Amam Leonardo Termini – di fatto imposto dalla Forestale di Giarre, secondo cui mancavano alcuni documenti circa la sicurezza del cantiere. L’intervento della Protezione civile regionale, il cui capo Calogero Foti è stato nominato commissario delegato dell’emergenza dopo l’ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri, ha sbloccato la situazione del pomeriggio. La stessa Protezione civile, nonostante le “non ufficiali” ore di tensione vissute lungo l’asse Messina-Calatabiano, ha poi provato a minimizzare l’accaduto, affermando in un comunicato stampa che «tutto sta procedendo secondo quanto stabilito dal cronoprogramma».

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