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Stangata la gang
dello spaccio

 Oltre 146 anni di carcere, in abbreviato, e un’assoluzione. È l’esito della prima tappa processuale dell’inchiesta “Vicolo cieco”, che ha disarticolato una banda radicata nella zona sud e specializzata nello smercio di droga. Fiumi di stupefacenti giungevano prevalentemente dalla Calabria, per poi essere venduti in città e non solo. Luogo privilegiato delle cessioni era una stradina a ridosso del viale Gazzi, a pochi passi dallo stadio “Giovanni Celeste”. Il gup Daniela Urbani ha inflitto 19 condanne. La pena più alta, 18 anni e 4 mesi, ad Alfredo Trovato, considerato dall’accusa il capo dell’organizzazione. Poi, 17 anni e 2 mesi al suo “braccio destro” Giuseppe Arena, mentre Salvatore Gangemi è stato condannato a 9 anni e 8 mesi di reclusione. E ancora: 8 anni ad Antonino Aricò; 4 anni ad Angelo Aspri e Giovanni Assenzio; 8 anni e 4 mesi a Maria Baluce, Luciano Bartone, Giovanni Capria, Francesco De Domenico, Salvatore De Luca (classe 1987) e Pasquale Erba; 8 anni a Nunzio Corridore; 4 anni e 4 mesi a Giovambattista Cuscinà; 4 anni a Salvatore De Luca (classe 1978) ; 2 anni e 8 mesi ad Achille Misiti; 8 anni e 4 mesi a Daniele Ragusa; 4 anni ciascuno a Francesco Tamburella e Giuseppe Triolo. Assoluzione e immediata scarcerazione, invece, per Antonino Casablanca («per non aver commesso il fatto»). Destinatari di assoluzioni parziali Achille Misiti, Salvatore De Luca (1978), Giuseppe Triolo e Alfredo Trovato. Dichiarato, poi, il non luogo a procedere per Nunzio Corridore in ordine a un capo d’imputazione (r.d.).

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