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Riaperto porto
di Tremestieri

Alla fine anche stavolta il pericolo è scampato. Ma i tempi stringono clamorosamente e per questo adesso l'attacco dell'Autorità portuale diventa a 360 gradi.

Il moto ondoso di ieri è stato significativo. Al punto che a mezzogiorno proprio per le avverse condizioni meteo, l'approdo a sud è stato chiuso. Per tutto il pomeriggio e poi la notte, i mezzi pesanti sono stati deviati a Rada S.Francesco e porto storico. Per fortuna la giornata di festa, per giunta nel fine settimana ha ridotto di parecchio il peso del traffico in città.

La quantità di sabbia presente in bacino è arrivata a 10 a 12 mila metri cubi, tutti addossati alla diga.

Il mare quindi non ha portato troppo altro materiale nella zona degli scivoli, ma la misura è davvero colma.

Stamattina la Capitaneria di Porto ha effettuato dei test per verificare la profondità del bacino. Il minimo è 5 metri e mezzo e oggi, dopo che il mare è tornato calmo, è stato appurato che ci sono i margini di sicurezza per l'uso di entrambi gli scivoli.

Ieri sera la situazione sembrava decisamente peggiore, è si temeva che tutto l'approdo fosse compromesso. Poi la buona notizia che però è una ammonizione.

Il dragaggio deve avvenire al più presto. Non su può più attendere altrimenti scatterà l'ennesima crisi tir in città.

L'autorità portuale stamattina ha avviato tutte le azioni propedeutiche all'avvio di questi lavori. Una lettera di sollecito formale è stata spedita al sindaco ma soprattutto al presidente della regione e al Prefetto. Quello di Tremestieri non è più un problema di Messina ma di tutta la Sicilia.

Difficile trovare una giustificazione logica, al di là dei sofismi amministrativi, per cui 100 giorni non sono sufficienti per avere una autorizzazione per spostare della sabbia di cento metri fuori dal porto. Una firma che deve arrivare dall'assessorato Ambiente e Territorio e che rischia di far scattare il dragaggio quando l'emergenza è già conclamata.

L''autorità portuale ha già impegnato la ditta che si occupa di queste operazioni di dragare 20 mila metri cubi. E domani la nave sarà nello Stretto. Sarebbe una buona occasione per dare una bella ripulita e allontanare la minaccia dell'insabbiamento.

A rendere il quadro, se fosse possibile, ancora più frastagliato è arrivato nei giorni scorsi l'annuncio dello sciopero ad oltranza dei lavoratori della Terminal tremestieri. Se sarà confermato comunque il porto a sud rischierà di restare inutilizzabile.

 

 

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