Messina

Martedì 30 Aprile 2024

Messina a secco
Le notizie di giornata

Attraverso questo spazio, anche oggi, proveremo a tenere informata la popolazione sull'evolversi della situazione e, soprattutto, visto che il problema si protrarrà per almeno altri 4-5 giorni, sulle modalità di approvvigionamento 

I cittadini potranno rivolgersi per ulteriori informazioni ai recapiti telefonici della Protezione civile Comune 090.22866; della Polizia municipale 090.771000; dell’Amam 090.3687722.

29 - 10 -2015

ORE 7.10 - Aperti i punti di distribuzione dell'autoparco di Via Bonino e all'ex Gazometro di Viale della Liberta. La polizia municipale riferisce che ieri sera si sono verificati problemi di ordine pubblico tra le persone che erano in fila per approvvigionarsi

ORE 7.32 - Confermato il vertice in Prefettura alle 10 nel corso del quale verranno prese importanti decisioni e saranno impartite istruzioni finalizzate all'assistenza alla popolazione 

ORE 8 -  Il DG dell'Amam Luigi La Rosa: "In mattinata effettueremo un sondaggio a Calatabiano per stabilire se è possibile partire con lo sbancamento che ci consentità la sostituzione di circa 25-30 metri di condotta". "Eventualmente - ha continuato - abbiamo un secondo piano, sempre a Calatabiano. L'ipotesi Alcantara è sempre valida, si farà a prescindere, ma non nell'immediatezza perchè i tempi sono molto più lunghi"

ORE 9 - Si moltiplicano le chiamate dei cittadini ai numeri telefonici di polizia municipale, Protezione civile e Amam. Tanti disabili e anziani fanno presente di non potersi recare nei punti di approvvigionamento attivati da Palazzo Zanca e sollecitano l'invio di autobotti in vari quartiieri e rioni per alleviare i disagi.

ORE 9.07 - Per garantire un'erogazione minima, l'Amam sta immettendo acqua in modo razionato, sfruttando la rete idrica della Santissima.

ORE 9.20 - "Messina non ha mai vissuto una simile emergenza idrica, il settore del Commercio è messo in ginocchio e i danni sono incalcolabili. Anche le famiglie, i malari e i soggetti svantaggiati stanno vivendo momenti drammatici. Chi ha responsabilità per questa assurda situazione è giusto che paghi; da parte nostra stiamo avviando le richieste di risarcimento, ma nell’immediato il problema va subito risolto. Se il Comune e l’AMAM, come si evince dagli scarsi risultati prodotti da venerdì scorso ad oggi, non sono in grado di ristabilire le condizioni di normalità, che lo dicano apertamente senza perdere ulteriore tempo e delegare ad altri la gestione della crisi”. Così il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto.

ORE 9.30 - Lunga coda di cittadini alla fontana di Camaro, mentre per un'ora circa si sono potuti approvvigionare i commercianti del mercato Vascone

ORE 9.40 - Ultimata da pochi minuti la distribuzione dell'acqua che arriva dalla condotta della Santissima. Come ieri, alimentati i pozzi Gonzaga, Mangialupi e Noviziato. Possono raggiungere gran parte delle abitazioni del centro città tra via Cannizzaro e via Salandra. Difficoltà, tuttavia, per i piani alti delle palazzine.

ORE 10.15 - Iniziato il vertice in Prefettura dedicato alla crisi idrica e all'individuazione delle soluzioni.

ORE 10.21 - Molti messinesi esprimono il loro malcontento all'esterno del Palazzo del governo, dov'è in corso la riunione sull'emergenza idrica.

                     ORE 11.30  EDIZIONE STRAORDINARIA DI RTP GIORNALE

ORE 11.05 -  Il CUS Unime comunica che a partire da oggi, giovedì 29 ottobre, le attività sportive della Cittadella Sportiva dell’Annunziata rimarranno sospese sino a data da destinarsi. Conseguentemente le attività didattiche del Corso di Laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute, previste per domani venerdì 30 ottobre, si trasferiranno presso la Palestra di Conca D’Oro dell’Annunziata (per gli studenti iscritti al primo anno) e presso la Torre Biologica del Policlinico Universitario (per gli studenti iscritti al terzo anno).

ORE 11.09 - "Mentre Crocetta vola a Tunisi e gioca a fare e a disfare giunte con la complicità del Pd, lasciando una Regione senza presidente e senza assessori e creando una paralisi amministrativa permanente che brucia i fondi europei e lascia dietro la porta  le imprese, nella Sicilia orientale si sperimenta il Terzo Mondo, con le istituzioni che girano le spalle a una città di 250 mila abitanti, Messina, che da cinque giorni e sino ai primi di novembre non avrà acqua nei rubinetti, con scuole, università ed uffici pubblici chiusi e una situazione igienico-sanitaria drammatica per bambini ed anziani". Lo dice Fabrizio Ferrandelli, leader dei Coraggiosi, secondo cui "è necessario chiedere per la città di Messina lo stato di calamità naturale e fare intervenire anche il governo nazionale". "Perché dal 2007 al 2013 - chiede Ferrandelli - con i miliardi di euro messi a disposizione dall’Europa non si è fatto niente sul dissesto idrogeologico e non si è ammodernata e messa in sicurezza la rete idrica siciliana? La Sicilia ha già perso 600 milioni di risorse per infrastrutture riconsegnate al governo nazionale per finanziare gli sgravi contributivi dei nuovi assunti e altri ne perderà a gennaio quando si concluderà il programma 2007-2013, restituendoli ai Paesi più virtuosi dell’UE perché i governi siciliani non sono riusciti a spenderli". "Non possiamo più permetterci una Sicilia senza guida - conclude - ed è per questo che occorre staccare la spina a questo governo fantasma prima che sia troppo tardi".

ORE 11.19 - La Camera di commercio comunica, che visto il persistere delle condizioni di carenza igienico-sanitaria dovute all’emergenza idrica, al fine di salvaguardare l’incolumità degli utenti e dei dipendenti, gli uffici camerali rimarranno chiusi, conformemente all’ordinanza sindacale, finché non ci saranno nuove disposizioni. 

ORE 11.27 - Cambio strategia, si punta sul by pass della condotta Alcantara. ma a Calatabiano i lavori continuano comunque.

ORE 11.51 - A seguito del perdurare dello stato di emergenza idrica, il gruppo del Megafono, a nome dei consiglieri comunali De Leo Giuseppe (capogruppo) e Nora Scuderi, chiedono al sindaco Accorinti di dimettersi per incapacità gestionale ed amministrativa sua e di tutta la giunta. "Purtroppo assistiamo da mesi all’inadeguatezza del sindaco e dei suoi assessori nel gestire situazioni di emergenza e tutelare il nostro territorio, è assurdo  che nel 2015 viviamo un continuo stato di allarme sulla gestione rifiuti, sui servizi sociali  ed oggi su un problema idrico. E’ inaccettabile che si debba stare, nel 2015 in una città con quasi 250.000 abitanti, 7 giorni senza acqua (nelle migliori delle ipotesi) e senza che l’amministrazione intervenga efficientemente trovando soluzioni alternative. Assistiamo da giorni alla divulgazione di informazioni inesatte agli stessi cittadini, pur riconoscendo lo sforzo di chi è impegnato ad eseguire i lavori, è necessario che la situazione venga gestita da esperti e ditte specializzate. Pertanto, come in altre occasioni, i consiglieri del Megafono continueranno a ribadire la necessita di un passo indietro da parte dell’amministrazione comunale per il bene della città".

ORE 11.57 - Anche la Cisl di Messina e il segretario generale Tonino Genovese rilanciano l’appello per un intervento immediato per la risoluzione dell’emergenza idrica in città. “Le famiglie sono disperate – afferma Tonino Genovese – l’economia è messa in ginocchio da una situazione figlia della mancata programmazione negli anni e dell’attuale incapacità a trovare soluzioni immediate per il ripristino dei minimi vitali”. La Cisl evidenzia come a pagare un prezzo altissimo di questa emergenza siano le famiglie, le attività produttive e il lavoro. “Uffici e scuole chiusi, esercizi commerciali impossibilitati a tenere aperte le saracinesche – denuncia Genovese – piuttosto che effettuare voli pindarici, è tempo di occuparsi concretamente dei bisogni primari della comunità: acqua, rifiuti, assistenza sociale e lavoro”. “Auspico – conclude Genovese – che questa gravissima emergenza sociale possa rappresentare un punto di svolta per la città di Messina, per i cittadini messinesi che non possono e non devono più sopportare supinamente la loro mortificazione”.

ORE 12.25 - "La situazione di Messina è inaccettabile, una città di oltre 250 mila abitanti non può rimanere senza acqua per 5 giorni a causa di una frana che ha danneggiato le condutture". Cosi il deputato siciliano di SEL Erasmo Palazzotto, che prosegue "occorre immediatamente procedere con la dichiarazione dello stato di calamità e non lasciare la città ad affrontare da sola la situazione. Regione e Governo nazionale intervengano urgentemente e con ogni mezzo necessario per procedere alle riparazioni ed alla messa in sicurezza del tratto franato e per garantire soluzioni che riducano i disagi per la popolazione".

ORE 12:30 - Durante il vertice in Prefettura è stato deciso l'intervento immediato di autobotti in diverse aree della città. In arrivo nelle prossime 24 ore anche navi per il trasporto di acqua dalla Calabria. Si prevede che l'acqua possa ricominciare a essere distribuita entro le prossime 48 ore. Tra gli interventi di "lungo termine" è stato inoltre pianificato un intervento di "by pass" ad Alì per collegare i due acquedotti.

ORE 12.47 - Emergono le prime ciriticità all'ospedale Papardo. Chiesto l'invio di alcune autobotti per fronteggiare quella si prospetta come un'emergenza.

ORE 12.50 - “Si trovi in fretta una soluzione per Messina. Da sei giorni la città è completamente a secco a causa di una frana che ha compromesso le funzionalità dell’acquedotto, nella più totale indifferenza generale. Dove sono i fondi che si sarebbero dovuti spendere per il dissesto idrogeologico? Perché bisogna sempre aspettare l’emergenza e a quel punto cercare di capire come riparare il danno?”. Se lo chiede il senatore de L’Altra Europa con Tsipras, Francesco Campanella, a proposito dell’emergenza idrica nella città di Messina. “Ciclicamente - aggiunge Campanella - sentiamo blaterare di progetti futuristici e ponti sullo Stretto, mentre la viabilità in Sicilia è un disastro, gli interventi per scongiurare il dissesto idrogeologico sono praticamente inesistenti e nella tredicesima città d’Italia, 250 mila persone restano senza acqua e, se fortunati, sono costretti a percorrere 20 km per fare una doccia a casa di un parente fuori città”. “Ormai - sottolinea ancora il senatore de L’Atra Europa - non c’è più alcun dubbio sull’incapacità di questo governo regionale di pensare al bene della Sicilia, troppo impegnato nel valzer degli assessori e nelle gite fuori porto. Per questo motivo mi rivolgo al Prefetto di Messina, perché trovi una soluzione temporanea, anche rivolgendosi alla società privata che fornisce l’acqua nella Valle dell’Alcantara, in attesa che il danno alla rete idrica possa essere ripristinato”.

ORE 12.55 - Disposto il potenziamento del servizio autobotti sul territorio comunale. Se il fabbisogno non dovesse essere soddisfatto si percorrerà la strada delle navi cisterna.

ORE 13.34 - L'Amam ha avviato lo studio per i lavori di realizzazione del by-pass ad Alì con l'Alcantara. Tempi tecnici previsti: tre giorni, dopo i quali si pompa l'acqua per la città. Parallelamente, al via gli interventi finalizzati al consolidamento del movimento franoso a Calatabiano.

ORE 15.00 - Sul viale Giostra è disposizione dei cittadini un'autobotte da 30 mila litri di acqua potabile  per l'approvvigionamento di chi ne avesse la necessità. Il mezzo ed il servizio  è stato messo a disposizione dal Quinto Quartiere. Il presidente Santino Morabito. " Contiamo di essere qui anche domani a dare una mano a chi ne ha bisogno".

ORE 15,45 - Il vice prefetto Maria Antonietta Cerniglia sottolinea come l'approvvigionamento debba avvenire in tutta la città. " Nessuna zona resti scoperta"

Il comunicato della Prefettura" L'AMAM ha dichiarato che verosimilmente i lavori di riparazione della condotta idrica danneggiata dalla frana si potranno concludere, salvo condizioni meteorologiche avverse, nell'arco delle prossime 36 ore e nel medesimo arco temporale potrebbe realizzarsi anche l'eventuale provvisorio collegamento tra le condotte. Nel corso dell'incontro sono stati ulteriormente attenzionate le esigenze secondo il seguente ordine di priorità: comparto Sicurezza, comparto Sanità, Servizi pubblici essenziali,  Carceri, Uffici giudiziari e fasce disagiate della popolazione.

Fermi restando  i due punti fissi di distribuzione per la popolazione siti presso l'ex Gasometro e presso l'Autoparco Municipale, è altresì emersa la necessità di creare ulteriori punti mobili presso le  zone maggiormente scoperte e al riguardo si fa riserva di aggiornamenti.

E' stato confermato altresì che il coordinamento delle operazioni di approvvigionamento resta incardinato presso l'Autoparco Municipale con il seguente indirizzo mail: autoparco@comune.messina.it ed i seguenti recapiti telefonici: 090/694888 e 090/7724106"  

ORE 16,20 - Le scuole e gli uffici pubblici resteranno chiusi ( con le eccezioni di questi giorni) anche nelle giornate di domanni ( venerdì ) e dopodomani (sabato). All'Università confermati per domani i medesimi provvedimenti di questi giorni. Tutti dettagli qui

ORE 17,00 - L'autobotte di viale Giostra ha completato il suo servizio. distribuiti 30 mila litri d'acqua

ORE 17,22 - La Prefettura di Messina annuncia in una nota che è stata costituita una unità di crisi preposta alla gestione dell'emergenza idrica e per fornire un adeguato supporto all'amministrazione comunale affinché possa efficientemente organizzare le proprie strutture per la gestione di tale emergenza. L'unità di crisi è attiva dalle 8 alle 20 fino alla cessazione dell'emergenza. Il gruppo di lavoro in questione si raccorderà con l'ufficio di Gabinetto del Comune, con la Protezione Civile regionale -Servizio di Messina, con l'Autoparco municipale a cui è stata affidata la responsabilità della distribuzione dell'acqua a mezzo autobotti ed infine con l'Amam, l'azienda idrica, per seguire l'evoluzione dei lavori di consolidamento della frana che ha interessato la condotta di Fiumefreddo. Per eventuali informazioni il personale incaricato è raggiungibile ai seguenti recapiti telefonici: 090/366499/408/937/665. Resta impregiudicata la possibilità di contattare il centralino della Prefettura al seguente numero:090/3661

ORE 17.45 Il bypass si farà a Forza D'Agrò e non ad Ali Terme come ipotizzato precedentemente. Secondo il Dg dell'Amam l'ing. Luigi La Rosa il terreno presenta condizioni più favorevoli per la realizzazione dell'innesto della condotta dall'Alcantara al Fiumefreddo. I lavori dovrebbero cominciare domani mattina.

ORE 18.00 Intanto in città c'è anche chi fa affari con l'emergenza idrica. Bidoni e contenitori in plastica in genere si vendono a prezzi certamente maggiori rispetto al valore di mercato. E c'è anche chi offre l'acqua a prezzi esosi a gente disperata rimasta senza da diversi giorni. File persino all'interno della rotatoria Vittime della Mafia sul viale Giostra dove molte persone si rifornivano dell'acqua dell'impianto di irrigazione. Code  ovviamente, nei punti di distribuzione istituiti dal comune.

ORE 18.05 L'esercito, con proprie autobotti, fornirà questa sera 8mila litri di acqua per i cittadini e la rete idrica di Messina. La richiesta al comando della Città dello Stretto è arrivata dalla prefettura.

ORE 19.00 - Domani sera sarà in porto una nave che trasferirà 5000 metri cubi, cioè circa 5 milioni di litri, direttamente nella condotta cittadina. La Protezione Civile regionale ha superato l'impasse emersa stamattina e ha rotto gli indugi ordinando l'arrivo dell'imbarcazione dalla Calabria.

ORE 19.50 - In foto la lista delle zone coperte da distribuzione idrica razionata e quelle invece che non coperte in nessun modo

ORE 19.55 - "Il ministro Alfano ha assicurato il suo sostegno al tavolo di crisi istituito a Messina per fronteggiare l'emergenza idrica, garantendo al prefetto il più ampio sostegno in termini di uomini e mezzi per risolvere la situazione e riportare la città alla normalità nel più breve tempo possibile". Così  in una nota congiunta Garofalo, Mancuso e Germanà di Area Popolare. 

ORE 20.35 - Il Prefetto ha deciso di assumere il coordinamento dell’emergenza, utilizzando, come strumento operativo, l’unità di crisi già attivata nella mattinata odierna, che è stata ulteriormente integrata con Carmelo Di Vincenzo, Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste che sovrintenderà alle operazioni afferenti ad un razionale piano di distribuzione delle risorse idriche e con  l’Ing. Leonardo Santoro , Dirigente dell’Ufficio del Genio Civile che monitorerà i lavori di ripristino dell’impianto, anche al fine di acquisire tempestive e puntuali notizie. Tutta la lettera del Prefetto Trotta qui 

ORE 20.45- Dopo aver appreso dell'emergenza idrica a Messina e senza ricevere alcuna richiesta d'aiuto da parte delle autorità locali, il governatore Rosario Crocetta ha attivato un piano straordinario attraverso la Protezione civile per fronteggiare la situazione. A Messina sono in arrivo una nave-cisterna della Protezione civile e alcune autobotti provenienti anche da Catania e Reggio Calabria "e già da domani i cittadini messinesi potranno avere forniture d'acqua, nell' attesa della conclusione dei lavori di riparazione dei danni alla condotta idrica", dice Crocetta, che segue la vicenda da Tunisi dove è in missione istituzionale. Il governatore ha avuto colloqui telefonici anche con i dirigenti della Protezione civile nazionale. "Non capisco perché nessuna autorità abbia informato la Regione della gravità della situazione", aggiunge il governatore

ORE 21.00 - "E' il momento di mantenere i nervi  saldi, non servono né le apparizioni televisive né le polemiche". Lo afferma  il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni  Ardizzone, intervenendo sulla crisi idrica che ha colpito Messina.
"In questo momento difficile – continua - è indispensabile che ognuno faccia la sua parte e che si lavori sinergicamente per restituire servizi e serenità ai messinesi: il resto sono solo chiacchiere sterili e inutili".

21.30 - 

 Matteo Renzi è infuriato per i

ritardi e le lungaggini che tengono Messina senza acqua da
diversi giorni. Lo riferiscono ambienti della presidenza del
Consiglio. Il premier ha definito, riportano le stesse fonti, la
vicenda una «vergogna». Perciò anche la decisione di far
intervenire l’esercito.

 Matteo Renzi è infuriato per iritardi e le lungaggini che tengono Messina senza acqua dadiversi giorni. Lo riferiscono ambienti della presidenza del Consiglio. Il premier ha definito, riportano le stesse fonti, la vicenda una «vergogna». Perciò anche la decisione di far intervenire l’esercito.

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