Nei prossimi giorni, dunque, sapremo con esattezza quanto toccherà pagare per il servizio di raccolta e smaltimento. Neanche il tempo di ricevere per posta i bollettini, che subito bisognerà correre alla posta o utilizzare altri canali di riscossione, per pagare le prima rata, fissata per il 5 novembre. Al momento si sa solo che, rispetto a quella dello scorso anno, è previsto un aumento che si aggira intorno al 6 per cento, dovuto al fatto che la gestione dei rifiuti ha subito un aumento dei costi di un milione e 400 mila euro. Niente male per un servizio nettamente peggiorato rispetto all'anno precedente. Per fare un esempio, tenendo conto di un appartamento di 100 metri quadri, si dovrebbe andare da un aumento di 15 euro per chi vive da solo ai 30 euro se occupato da un nucleo familiare composto da 4 persone.
Situazione analoga anche per gli esercizi commerciali. Per questi l’aumento previsto oscillerà tra il cinque e il 7 per cento. Ma a rendere la pillola ancora più amara ai contribuenti, sono le scadenze ravvicinate delle rate che, loro volta, sono 3, anziché 4. Dopo quella del 5 novembre, ci sarà quella del 5 dicembre, che arriva qualche giorno prima di quella della seconda rata di Imu e Tasi, e quella del 5 febbraio. Un concentrato a ridosso delle feste di Natale che, a quanti la percepiscono, rischia di prosciugare la tredicesima.
I soli che dovrebbero ricevere una bolletta alleggerita, saranno coloro che hanno avuto la costanza nell'effettuare la differenziata. Per questi, confermato lo sgravio del 35 % sulla parte variabile. Ma per i dati certi, e le eventuali sorprese, in positivo o in negativo, non resta che attendere pochissimi giorni. Perché il postino, statene certi, almeno una volta, busserà.