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Istanze per ridurre la Tari, l’ufficio Tributi stoppa tutti

 I prestampati sono già arrivati a decine agli uffici di Palazzo Zanca. Ce ne sono all’Urp e un po’ in tutte le stanze del Comune. Li hanno compilati i cittadini che contano di poter risparmiare una gran fetta della Tari 2015 perché il servizio non è stato svolto alla perfezione. Ma il dipartimento Entrate tributarie fa scattare il semaforo rosso. A preparare i moduli erano stati due consiglieri comunali, Nina Lo Presti e Gino Sturniolo, con il sostegno dell’avvocato Aurora Notarianni. In attesa di un sollecitato intervento dell’Amministra - zione arriva dai “Tributi” la brusca frenata che vuol stoppare, respingendole, le richieste, ritenute temerarie, prima che diventino un numero ingestibile e si crei quello che potrebbe divenire un vero e proprio terremoto sociale. «A proposito delle numerose istanze presentate dai contribuenti rivolte ad ottenere il discarico amministrativo della tassa sui rifiuti di quest’anno – scrive il dirigente dell’ufficio Romolo Dell’Acqua – si conferma la totale infondatezza giuridica delle richieste, in quanto in palese contrasto delle disposizioni di legge che regolano la materia e degli artt. 19 e 35 del regolamento Iuc». Il responsabile del dipartimento all’isolato 88, nel merito, sottolinea come occorra una circostanziata e comprovata documentazione perché si possa arrivare ad una riduzione del tributo. «L’eventuale mancato svolgimento del servizio implica l’esistenza di tempestive segnalazioni effettuate dall’utente al gestore in merito al servizio non erogato sulla base del Piano organizzativo previsto – chiarisce Dell’Acqua – e il gestore dovrà dare riscontro al Comune della conferma o meno della situazione denunciata dall’utente. Stesso principio vale per le possibili violazioni del regolamento di esecuzione del servizio: segnalazione e riscontro tempestivo, non posticipato». Ma Sturniolo e Lo Presti avevano anche evidenziato come le ultime due ordinanze di affidamento della gestione del servizio a Messinambiente (una volta terminati i 18 mesi di tolleranza), fossero arrivate in forza di una emergenza igienico sanitaria che lo stesso sindaco aveva acclarato richiamandola proprio in quegli atti. «In caso di situazione di danno o pericolo alle persone o all’ambiente –prosegue il dirigente del Dipartimento Entrate Tributarie Dell’Acqua – l’autorità sanitaria deve far pervenire al Comune l’apposita ordinanza o altro atto, da dove emerga la situazione di pericolo. In linea di principio, la competenza a sorvegliare sul buon andamento e la correttezza del servizio di gestione dei rifiuti è del dipartimento Ambiente o comunque quello deputato alla tutela ambientale. Nessuna di queste documentazioni è mai pervenuta al nostro ufficio, né da parte del soggetto gestore ( Messinambiente) né da parte di altra eventuale autorità comunale competente». Già nel 2013 alcuni cittadini presentarono un’istanza simile, ma oggi si sono visti recapitare l’intimazione al pagamento.

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