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Oltre 2500 in corteo, la fede delle confraternite

 Molte hanno secoli di storia alle spalle. Altre sono invece di recente fondazione. Tutte sono l’espressione di quella pietà popolare che nella nostra regione è ancora viva e forte. È stato un corteo ricco di suggestioni quello che ieri ha visto sfilare per le vie della città le confraternite dell’i s ola, presenti a Messina per il primo Cammino regionale delle confraternite di Sicilia. Più di 2500 persone hanno preso parte alla processione partita nel pomeriggio dalla chiesa di S. Francesco all’I mmacolata. Uomini e donne, di tutte le età, hanno percorso il tratto dalla chiesa fino a piazza Duomo, al ritmo dei tamburi e in un tripudio di colori e stendardi, indossando cappucci, tuniche e mantelli di tradizione medievale o semplicemente lo scapolare e il medaglione. E soprattutto con le fede nel cuore. «Il Cammino regionale – ha spiegato Vincenzo Musumarra, coordinatore delle confraternite siciliane – è certamente un’occasione per stare insieme ma anche un modo per seminare pace». A rendere ancora più emozionante il corteo, l’artistico “Vascelluzzo” con la reliquia mariana e il simulacro argenteo dell’Immacolata, portati a spalla fino in Cattedrale dove, al termine della processione, è stata celebrata la messa, presieduta dal delegato arcivescovile di Messina monsignor Giovanni Impoco. La partenza del corteo era stata preceduta, nella chiesa di S. Francesco, dal momento di preghiera e dall’i n t e rvento sul tema “Le confraternite quali risorse per il territorio” svolto con passione dal presidente della Confederazione delle confraternite delle Diocesi d’Italia, Francesco Antonetti. «Le confraternite – ha ricordato – sono associazioni pubbliche di fedeli che si riuniscono a scopo di culto e di carità. I nostri valori sono la solidarietà, il mutuo soccorso, la socialità, la devozione, la pietà popolare. In Italia si pensa spesso che la confraternita sia un residuo dei tempi passati. Rappresenta invece una risorsa primaria per la Chiesa». Nel Paese sono complessivamente seimila le confraternite, tremila delle quali sono quelle iscritte alla Confederazione delle confraternite diocesane d’Italia. «Siamo una parte attiva della società – ha sottolineato Antonetti – e non solo l’e s p r e s s i one della pietà popolare. Il nostro primo compito è quello di aiutare chi ha più bisogno. Manifestiamo l’amore per i nostri fratelli attraverso tante iniziative di solidarietà». Il presidente della Confederazione ha concluso il suo intervento rivolgendosi ai numerosi giovani che hanno partecipato al primo Cammino regionale e ne hanno condiviso i valori e la gioia: «Il testimone passa ora nelle vostre mani. Dovrete essere voi a tramandare, riattualizzandoli, i valori secolari di cui siamo portatori»

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