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Messina convincente
cresce l'entusiasmo

Aggressività, acume tattico e concretezza. Tutto questo è il Messina di Arturo Di Napoli che bagna l’esordio al S.Filippo con una vittoria che va al di là dei tre punti conquistati in classifica. Il successo sul Cosenza ha riacceso l’entusiasmo, nella speranza che quello ottenuto contro i silani, sia il primo di una lunga serie per la classifica e per riportare allo stadio anche gli scettici, quelli che mancano dai tempi della serie A. Una missione possibile grazie a questo gruppo che  società,  direttore sportivo e allenatore sono riusciti a plasmare in pochissimo tempo, con investimenti mirati ed oculati sotto tutti i punti di vista. Con una gara da recuperare, quella con l’Ischia del prossimo 7 ottobre, il Messina può guardare, con un pizzico di ambizione, che non guasta per una piazza importante, anche alla vetta e sabato pomeriggio, a Pagani, contro la squadra dell’ex tecnico peloritano Gianluca Grassadonia giocherà uno scontro d’alta classifica a tutti gli effetti. Entusiasmo testimoniato anche dai primi dati, confortanti,  3500 presenze per 15.000 euro d’incasso, ed è solo l’inizio. Molti, peraltro, i volti noti e meno noti che da tempo non seguivano dal vivo la squadra, in evidente contrapposizione con le politiche della precedente proprietà.

Grande protagonista della giornata è stato Salvatore Cocuzza, più forte dei pregiudizi che l’avevano accompagnato nella sua ennesima esperienza in riva allo stretto. La doppietta lo ha ripagato nel migliore dei modi, per l’impegno e la voglia di rivestire il giallorosso. Ovviamente l’attaccante palermitano non è stato l’unico a brillare. In difesa eccellente la prova di Martinelli mentre in mezzo Giorgione ha sciorinato una prestazione atletica fuori dal normale. Per un tempo, fino a quando la condizione fisica l’ha sorretto, bene anche Gustavo, alla sua prima col Messina. Ma è stata tutta la squadra a convincere, per merito dell’allenatore Arturo Di Napoli che, con coraggio, ha schierato quattro giocatori d’attacco, impedendo al Cosenza, soprattutto nel primo tempo, di esprimere le sue potenzialità. Tre partite e tre  indizi che fanno una prova. Il Messina non è un fuoco di paglia e può giocarsi le sue carte, anche contro le più forti.

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