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Dimissioni La Piana
la Chiesa volta pagina

Una conferenza stampa quella di mons. La Piana che non ha soddisfatto del tutto i cronisti presenti che avrebbero voluto conoscere con maggiore chiarezza se e quali motivi, oltre a quelli di salute, lo hanno portato ad una scelta così clamorosa. E’ molto raro infatti che un vescovo rinunci o, per riportare le parole di La Piana, chieda, al Santo Padre, di essere sollevato dall’incarico di guida, di pastore, unico presupposto, in fin dei conti, della missione episcopale. Eppure quest’uomo, all’apparenza timido e riservato, ha sfidato con la forza di uno tsunami il giudizio di tutti per liberarsi di un peso che in questi anni lo ha oppresso parecchio, a giudicare dall’emozione, dalle lacrime inghiottite, dall’amarezza delle sue parole, dalla determinazione di alcuni gesti. Parla d’infamie seguite all’annuncio della sua scelta ma che in realtà già prima serpeggiavano come zizzania tra le 250 parrocchie della diocesi più grande di Sicilia. Un uomo ferito è apparso La Piana, attorniato da alcuni fedelissimi che lo hanno sostenuto con gli applausi, in una conferenza che doveva essere riservata ai giornalisti, ospiti attaccati senza remore, tutti erba di un solo fascio. Il presule ha voluto esprimere la fragilità della sua attuale condizione e ha respinto con determinazione le perplessità di alcuni cronisti che chiedevano chiarimenti sui presunti ammanchi o sul coinvolgimento della chiesa nello scandalo di Tirreno ambiente che ha superato i confini della Regione. Se ci sono altre situazioni che lo preoccupano non è dato sapere al momento. L’auspicio è che sia fatta luce su tutto e che Messina, che anche per la Piana si conferma città senza identità e senza carattere, per le tante vicissitudini degli ultimi cento anni, possa avere un pastore sereno e forte che la possa guidare senza indugio verso il riscatto del suo difficile territorio.

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