Dopo tre mesi è arrivato il via libera per il nuovo servizio di collegamento veloce fra Messina e Reggio Calabria. Dal primo ottobre, quella che era la cosiddetta Metromare, ripartirà con un più ampio spettro di corse. Per i prossimi tre anni, le due città metropolitane saranno più vicine e anche sotto il profilo occupazionale ci sarà maggiore serenità per diverse decine di marittimi e amministrativi. Il ministero dei Trasporti ha finalmente ricevuto dalla Corte dei conti la registrazione del contratto firmato con Ustica Lines, a fine giugno scorso. Oggi arriverà la conferma dell’avvio delle nuove corse che però la compagnia di navigazione ha già programmato per giovedì prossimo. Giusto il tempo di verificare e pubblicizzare i nuovi orari e poi il servizio potrà partire con regolarità. L’azienda trapanese fu l’unica a presentarsi alla gara d’appalto che l’area dello Stretto chiese a gran voce per rendere il più stabile possibile un collegamento imprescindibile anche in ottica della continuità territoriale. Ustica Lines già gestiva in proroga la tratta fra i due capoluoghi, ma adesso con un finanziamento più corposo e più lungo cambiano anche, come previsto dal bando, le caratteristiche del servizio. Oggi, dal lunedì al venerdì, viaggiano 11 coppie di corse. Sabato, domenica e festivi, il numero scende clamorosamente a due. Dal primo ottobre, le coppie diverranno 18 nei giorni feriali e 8 nel fine settimana. Sarà allargato anche il fronte orario perché, ferme restando la prima corsa alle 6 del mattino da Messina, e quella delle 6.40 da Reggio, la sera, l’ultima partenza dalla Sicilia, viene spostata dalle 19 alle 20,15. Il regime di proroga semestrale proseguiva dal primo luglio del 2013. Poi è sopraggiunto il bando per una gara pluriennale che in origine prevedeva un accantonamento nel Piano di stabilità di trenta milioni di euro (era compreso anche l’as - se con Villa San Giovanni poi rimasto a Bluferries), scesi a 21 per tre anni, estendibili ad un quarto per complessivi 28. «Finalmente questo collegamento così importante potrà avere un po’ di stabilità – dice Vittorio Morace, responsabile operativo di Ustica Lines per lo Stretto –. Sono contento per i nostri lavoratori che erano in tensione da tempo per queste proroghe semestrali che non davano continuità e certezze. Ovviamente i più contenti credo che possano essere i pendolari che avranno più possibilità per andare da una parte all’altra dello Stretto». Tre i monocarena che saranno utilizzati, anche se uno sarà solo di riserva. Gli equipaggi che per i prossimi tre, o più probabilmente quattro anni, potranno lavorare sulla Messina-Reggio Calabria passano da 4 a 7, cioè da 28 a 49 marittimi. Ma se si contano anche i lavoratori con compiti amministrativi il numero complessivo sala fino a quota 80. Ogni anno viaggiano, solo sull’asse delle due città, circa 700 mila persone. Con l’incremento delle corse da 11 a 18 giornaliere è facile immaginare che si possa tornare ai numeri del primo contratto con il consorzio misto pubblico privato Metromare, cioè vicini al milione di passeggeri. Immutati resteranno i prezzi dei biglietti: 3 euro e 50 centesimi per l’andata e 6 euro e 50 centesimi per il ritorno in giornata. Lo sviluppo dell’Area integrata dello Stretto non poteva prescindere da un collegamento che rendesse meno difficile una conurbazione nei fatti. Resta sempre ampia, tuttavia, la finestra notturna di isolamento. Magari un giorno sarà una cosa normale che reggini e messinesi possano incontrarsi anche all’ora di cena.
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