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Il tango diventa metafora di un legame indissolubile

 Fascino, incontro, unione, sentimento, un ritmo che coinvolge e appassiona quello del tango, “una ventata, una follia che sfida gli anni frettolosi”, definizione, quest’ultima, di Jorge Luis Borges, che ha così tratteggiato il sensuale ballo di coppia consegnato al mondo dalla cultura argentina. Un ballo nato da un popolo di emigranti, partiti a bordo di navi alla ricerca di un futuro migliore. Proprio per questo motivo, la ballerina, coreografa e insegnante di tango calabrese Divina Greco ha scelto l’insolita location della nave Vestfold, per un flash mob, ieri pomeriggio, dedicato a questa danza. Gli alunni della sua scuola di tango, insieme a danzatori siciliani e calabresi, si sono dati appuntamento nella terrazza della nave e durante la traversata tra le due sponde dello Stretto sul ponte del traghetto della società Caronte & Tourist (che proprio quest'anno celebra i suoi 50 anni di attività), in partenza alle 16.40 da Villa San Giovanni e alle 17.20 da Messina, hanno dato vita ad una danza appassionata in un caldo e ventoso sabato pomeriggio di fine estate. Ad accompagnarli le musiche eseguite dal vivo al bandoneon e all’organetto dal musicista calabrese Antonio Grosso, insieme Domenico Schiariti. L'iniziativa nasce da un'idea dell'artista cosentina, «ci ho pensato quando sono stata in vacanza ed ho visto un evento che poi ho cercato di realizzare a bordo di questa nave, incontrando la piena e fattiva collaborazione del gruppo Caronte & Tourist – ha spiegato Divina Greco – ho cercato di dare vita a qualcosa che potesse valorizzare l'identità territoriale della Calabria e della Sicilia, finalizzata alla promozione del turismo culturale a favore dell'intera area dello Stretto. Siamo un popolo di viaggiatori, di migranti, e il ritmo del tango risuonava anche nelle grandi navi che raggiungevano l’Argentina. Un evento pensato per trasmettere in maniera incisiva un messaggio simbolico nel tempo, per rafforzare e rendere visibile l'enorme valore del nostro patrimonio storico, artistico ed etnico –ha sottolineato la ballerina e insegnante Divina Greco –il tango, dunque, come metafora del legame forte e indissolubile tra Sicilia e Calabria». Tante coppie impegnate a danzare e i passeggeri della nave incuriositi, intenti ad immortale il momento. Curiosi e attenti anche gli occhi di un gruppo di giovani migranti, per loro una traversata certamente differente da quella che li ha portati sulle sponde siciliane e che ricorderanno piacevolmente.

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