I cumuli di immondizia in giro per la città, le denunce dei cittadini e quelle della polizia municipale hanno mosso l’azione della Procura. Da qualche giorno la polizia giudiziaria sta visitando i “santuari” del servizio rifiuti cittadini. Due giorni fa una visita alla piattaforma di Pace insieme con i rappresentanti degli enti che si occupano di vigilare sulle condizioni di salubrità e sicurezza dell’impianto (Arpa, Asp, Provincia). Ieri invece il focus è stata proprio la sede di via Dogali di Messinambiente. Una indagine nata dopo le segnalazioni arrivate in Procura attraverso il dossier preparato dal commissario Santagati e dagli agenti della sezione decoro della polizia municipale. Per 40 giorni, gli agenti hanno effettuato con gli uomini di Ato3, un’attività ispettiva sia per sanzionare il conferimento fuori orario dei cittadini, sia per verificare i motivi per i quali i cumuli di immondizia restavano, a volte per giorni, nei pressi dei cassonetti. Decine e decine di foto sullo stato dei luoghi e relazioni sulle attività dei mezzi di Messinambiente sono contenuti nella informativa dei vigili urbani. Ora la polizia giudiziaria sta effettuando dei controlli più approfonditi e che potrebbero portare a inediti risvolti della vicenda rifiuti. Sono stati, in una conferenza stampa della Fp Cgil, anche i lavoratori stessi, in queste settimane, a denunciare senza mezzi termini, la presunta cattiva organizzazione del servizio. Sul fronte della raccolta, sembra rientrata la fase più critica. Ieri infatti nell’impianto di Motta S. Anastasia è stato risolto il problema tecnico che ha portato per tre giorni ad un conferimento a scartamento ridotto (ogni giorno 100 tonnellate di rifiuti su 300 sono rimasti in città) in discarica. Già ieri i camion hanno lavorato senza ritardi ma ci vorrà almeno una settimana per recuperare il pregresso. Per questo Messinambiente ha chiesto all’Oykos che gestisce l’impianto, di poter “entrare” sin dalla mezzanotte e non più dalle 7 come avviene di solito o dalle 4 come è avvenuto per tutta l’estate. Della richiesta di supplemento orario, che l’azienda catanese metterà in fattura, è stato informato Palazzo Zanca. In questi giorni di crisi, erano stati riempiti i camion e anche la piattaforma di Pace era stracolma. Per questo, anche alla luce dell’attività a mezzo servizio di domani, serviranno almeno sette giorni per quello che dovrebbe essere il ritorno alla “normalità”.