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Nuova Multiservizi
Le parti sociali
chiedono lumi

Le segreterie provinciali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil intervengono sulla nuova Multiservizi: "Apprendiamo dalla stampa che le risorse che l’amministrazione comunale di Messina ha individuato per il servizio rifiuti non coprirebbero il costo totale del personale impegnato nello svolgimento di questa attività. Si parla di un disavanzo notevole, aggravato anche dall’inadeguatezza dei mezzi in uso e da quant’altro è necessario per l’effettuazione del servizio, che al di là dei motivi che lo determinerebbero, se alla fine restasse tale, rischierebbe inevitabilmente di aggravare la già difficile condizione dell’Amam, pregiudicando così l’esistenza dell’azienda che, secondo i programmi della giunta, dovrebbe assorbire questi ed anche gli altri lavoratori per la creazione di una Multiservizi". 
E ancora: "Tante sono le incognite che pesano, e che abbiamo già espresso, sulla sostenibilità di una operazione che dovrebbe riassumere i servizi indispensabili alla cittadinanza, tutti a carico delle casse comunali, in capo ad una sola azienda. Ed altrettanti sono i dubbi che ha suscitato, fin dall’inizio, la confusionale prassi scelta dalla giunta per avviare questo percorso: trattative separate, mancato confronto su progetto organico, assenza di un piano industriale, estemporanee delibere emanate e poi modificate. Una marcia a tappe forzate, insomma, suffragate da una ipotetica convenienza e che ancora oggi, però, non chiarisce nel dettaglio le garanzie per tutti i lavoratori interessati, la finale corrispondenza delle tariffe a carico dell’utenza e, non ultimo, la sostenibilità della stessa azienda.

Tra meno di un anno, secondo quanto dispone la legge, il controllo sui bilanci dell’Amam, in conseguenza alla sua trasformazione, non saranno più affidati ai sindaci revisori aziendali ma alla Corte dei Conti che sarà perciò chiamata a verificare la corrispondenza o meno di quel contributo di 30 milioni che l’Amam è chiamata, inderogabilmente, a corrispondere al Comune di Messina secondo il Piano di Riequilibrio votato dal Consiglio Comunale per scongiurare il dissesto.
A quell’appuntamento, per i risvolti non solo legali ma anche e soprattutto per quanto attiene all’equilibrio dei bilanci del comune e dell’Amam, al costo delle tariffe per l’utenza ed alla garanzia dei servizi e dell’occupazione, è bene che le amministrazioni comunali e quelle dell’ente interessato ci arrivino evitando ogni prevedibile ostacolo e scongiurando da subito ogni condizione di possibile rischio. Chiediamo pertanto di disporre un immediato, preventivo e chiarificatore confronto di merito".

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