Porte ancora sbarrate alla piscina comunale “Graziella Campagna”. Gli sforzi dell’Amministra - zione non sono stati sufficienti a sbloccare l’impasse che ha costretto, dopo la scadenza del precedente affidamento, alla clamorosa chiusura dell’impianto. Un altro passo falso che si aggiunge allo stato di abbandono in cui versa la piscina di villa Dante e che si spera non coinvolga anche la “Cappuccini”, visto l’approssimarsi della conclusione dell’appalto di concessione. La strada che l’assessore allo Sport, Sebastiano Pino voleva perseguire per permettere la ripresa delle attività, cioè il raggiungimento di un accordo con la Federazione Italiana Nuoto, che in quanto ente pubblico avrebbe escluso la necessità di un bando, non ha ancora prodotto gli effetti sperati. Così l’unica struttura del centro città adibita al nuoto continua a rimanere inaccessibile mentre a tanti appassionati, grandi e piccoli, non è rimasto altro che rivolgersi ad altre strutture cambiando anche disciplina sportiva. La speranza è che velocemente si possano superare gli ostacoli, ma certamente non sarà facile: oltre la soluzione “paracadute” dell’intesa con le federazioni, c’è solo la pubblicazione di un bando che però andrebbe stilato nella consapevolezza di un impianto che non è a norma e per il quale andrebbero contemplati, tra le condizioni, anche i lavori di adeguamento. Inoltre ci sarebbe da considerare la quota minima del 36% per le utenze, al quale associare una maggiore elasticità nelle tariffe per permettere ad un eventuale privato di coprire i costi per gli investimenti. Ciò che preoccupa sono i tempi, perché difficilmente la grana potrà essere risolta in tempi stretti. «La proposta rivolta alla Fin, oltre ad essere tardiva, non ha ottenuto alcuna risposta – ha commentato il consigliere Daniele Zuccarello . Evidentemente la Federazione non è poi così entusiasta di gestire un impianto che non è in regola con la normativa e che dovrebbe comunque sub-affidare. Nel frattempo sono già trascorse diverse settimane ed altre ne passeranno prima che l’Amministrazione riesca a salvare il salvabile, visto che non ha provveduto a emanare un nuovo bando o a concedere una proroga. Vediamo questa volta a chi addosseranno la responsabilità di una piscina chiusa a settembre per la prima volta in 20 anni».