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Accorinti, autunno caldo

 Il caso prefetto-sindaco che continua a tenere banco in città. L’attesa seduta consiliare di stasera durante la quale la giunta Accorinti replicherà agli attacchi mossi nei giorni scorsi dall’intero consiglio comunale. La delicata questione della “nuova” Tari e dei costi del servizio mentre imperversa l’emergenza rifiuti. La crisi del Partito democratico in riva allo Stretto, con le dimissioni del segretario provinciale Basilio Ridolfo e con il commissariamento disposto dal leader regionale Fausto Raciti (sarà lui stesso a guidare il Pd in questa delicata transizione). Sono giorni di tensioni e di dibattiti roventi sul piano politico-amministrativo, presagi di un autunno “caldo” a Messina. Riguardo alla vicenda del protocollo di legalità, la cui mancata applicazione da parte del Comune è stata stigmatizzata dal prefetto Trotta, il sindaco ieri ha inteso mettere la parola fine al “caso”. Va, però, evidenziato che un episodio di infiltrazione mafiosa nei confronti di una ditta aggiudicataria di un appalto bandito da Palazzo Zanca si è verificato nei mesi scorsi ed è stato sventato solo grazie all’intervento della Prefettura.

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