La nota ha il suo input negli Stati Generali durante i quali Salvatore Vernaci scrive di aver sentito interventi interessanti sulle problematiche della città e sui rimedi per risolverle. E aggiunge anche che il documento riassuntivo della due giorni dovrebbe servire a far comprendere all’amministrazione comunale che Messina ha bisogno del cambiamento. Ne ha di esperienza per parlare l’ex esperto del commissario Sinatra, che fra i suoi numerosi incarichi, ricoperti in passato, annovera anche quelli di segretario generale e commissario straordinario di diversi comuni siciliani, di dirigente di alta specializzazione alla provincia e di direttore generale dell’istituzione per i servizi sociali. “Per amministrare una città – dice- non è sufficiente raggiungere a piedi scalzi il Municipio, per prendere tangibile contatto con le difficoltà della carica di sindaco. Renato Accorinti si è presentato all’elettorato con un documento programmatico che la città ha votato, per cui è stato eletto e a cui avrebbe dovuto dare subito attuazione. Trascorso il primo, ma anche il secondo anno, il sindaco avrebbe dovuto presentare in Consiglio Comunale, cioè ai cittadini, una relazione su quanto aveva realizzato. Non lo ha fatto, in palese violazione di una norma di legge – spiega Vernaci- e nel silenzio del Consiglio Comunale. La città è assillata, giorno dopo giorno, da una miriade di problemi – aggiunge il legale- ed avrebbe avuto bisogno di una guida forte e competente, di un tutore, di un sindaco che dovrebbe concentrare tutte le energie per progetti lungimiranti, la guerra alla disoccupazione primo fra tutti, e per una candidatura autorevole per guidare la nuova Città Metropolitana.” Non bastano in sintesi soltanto l’onestà e la correttezza di Accorinti. L’ex esperto si augura quindi che l’amministrazione faccia suonare la sveglia del cambiamento o dignitosamente vada o sia mandata a casa per permettere ai cittadini di tornare a votare .