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L'odissea in treno
dei passeggeri
diretti a Milano

Una disavventura che ricorderanno per sempre. Un viaggio che si è trasformato in un'odissea. I protagonisti di un'incredibile vicenda, denunciata da una passeggera, Cetti Italiano, messinese, puntano l'indice contro Trenitalia. Ieri, si trovavano sul convoglio 782, partito da Palermo e giunto a Messina alle 16.23. "Qui abbamo atteso il trasferimento in autobus, per motivi meteorologici, dei passeggeri provenienti da Siracusa, per proseguire alla volta di Milano. L'attesa si è protratta per diverse ore, fino a tarda serata", racconta la viaggiatrice. Che aggiunge: "Siamo rimasti chiusi sui vagoni con le porte che non si aprivano, con un allarme assordante che non smetteva di suonare, senza acqua, luce, al buio e senza servizi igienici. Molta gente era nel panico". Contattato il 113, su posto è giunta la Polfer, che ha provveduto, quantomeno, a far aprire le porte. "Tutto ciò senza informazioni né assistenza", conclude Cetti Italliano.

Intanto, in un comunicato, il Gruppo Fs sottolinea che tra le 19 di ieri e le 5 di stamattina, le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana hanno lavorato incessantemente per liberare i binari invasi da acqua, fango e detriti, ristabilendo il regolare funzionamento dell’infrastruttura e degli apparati tecnologici per il passaggio dei treni in condizioni di totale sicurezza. Durante i periodi di sospensione del traffico ferroviario sono stati attivi servizi sostitutivi con autobus. Alla clientela sono state fornite informazioni costanti sulle soluzioni di viaggio alternativo, e adeguata assistenza. Stando a quanto denunciato dai viaggiatori del treno 782 non si direbbe proprio.

 

 

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