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Dieci proposte
per rilanciare
i servizi sociali

Il riordino del Dipartimento dei Servizi Sociali e un ripensamento dell’intero sistema gestionale. È quanto hanno chiesto il segretario generale della Cisl Tonino Genovese, il segretario della Funzione Pubblica Cisl Calogero Emanuele e il segretario della Cisl Pensionati Bruno Zecchetto nel corso dell’incontro con la neo assessora al ramo, Nina Santisi, che si è tenuto questa mattina a Palazzo Zanca. Un confronto che ha permesso alla Cisl di rilanciare e far conoscere le proposte del sindacato al nuovo esponente della Giunta.
La Cisl ha chiesto la revoca della determinazione dirigenziale n. 129 del 28 luglio 2015, adottata due giorni prima dell’entrata in vigore della nuova struttura organizzativa e con essa il cambio dei dirigenti. «Abbiamo invitato l’assessore – hanno detto Tonino Genovese, Calogero Emanuele e Bruno Zecchetto - ad individuare un percorso che parta dal ripensamento dell’organizzazione dell’intera Area Sociale, da strutturare nel rispetto della legge, e del regolamento degli uffici e servizi». Dal punto di vista organizzativo, quindi, per la Cisl è necessario rivedere l’Area, i Dipartimenti e Servizi, non escludendo la possibilità di istituire l’Area della Posizioni organizzative, gli uffici di Staff e di progetto.
«Riteniamo che l’Area dei Servizi Sociali, con il suo Capo Area, debba prevedere due Dipartimenti, sempre in capo ad un Dirigente, di cui uno sicuramente dedicato ai Servizi Sociali e l’altro ai Servizi Amministrativi, di Controllo e di Gestione. Solo così si può ottenere una rispondenza agli standard regionali di cui alla legge 22/86 che, senza equivoci, obbligano gli Enti a dotarsi di Ufficio Servizio Sociale, del Segretariato Sociale e del Servizio Sociale Professionale». L’ipotesi della Cisl sul tavolo dell’assessore Santisi prevede anche la creazione di servizi per Aree di Intervento come Inclusione Sociale, Immigrati, Anziani, Minori, Disabili, Salute Mentale, con a capo dipendenti di categoria D e C, con competenza in materia di coordinamento di attività di area e gestione dei progetti in raccordo con il responsabile di dipartimento.
Le proposte della Cisl sui Servizi Sociali furono quelle che oggi sono state, ancora una volta, consegnate alla neo assessora: 1) Riordino del Dipartimento dei servizi sociali con la creazione di gruppi e staff di lavoro con riferimento a: Pianificazione, Controllo, Verifica, Valutazione, Formazione del Personale, Formazione degli Operatori; 2) Analisi dettagliata dei servizi-interventi sociali e socio-sanitari attualmente attivi; 3) Criticità e gli obiettivi rilevati in ogni area di intervento; 4) Rilevazione dei bisogni sul territorio; 5) Attivazione tavolo di concertazione allargata favorendo la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati che insistono sul territorio (Comune, ASP, Ministero della Giustizia, Associazioni di Volontariato, Cooperative Sociali, Fondazioni, II.PP.AA.B., Enti Terzi, ecc.); 6) Creazione Albo delle Cooperative Sociali mediante il sistema dell’accreditamento sulla base di criteri e modalità appositamente regolamentate; 7) Creazione Albo degli Operatori operanti nel settore, finalizzato alla garanzia occupazionale ed alla riqualificazione e riconversione dei profili e delle professionalità; 8) Orientamento sulle priorità e sugli indirizzi gestionali e finanziari (Risorse proprie del bilancio comunale; Fondi Sociali Europei; Finanziamenti previsti da Leggi Nazionali e Regionali di Settore, risorse private); 9) Creazione di un nuovo sistema di gestione dell’intero sistema dei servizi sociali volto a tutelare servizi qualitativi e quantitativi ed occupazione stabile; 10) Creazione Carta dei Servizi.

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