La risposta è proprio il caso di dire è arrivata a stretto giro di posta. Venerdì Palazzo Zanca ha scritto a Poste Italiane per cercare di stoppar la chiusura di 4 uffici postali in città e l'azienda non ha fatto mancare una immediata reazione. Purtroppo non quella che si auspicava perchè la decisione di dare attuazione al piano di razionalizzazione della rete e che porterà alla cancellazione di 27 sportelli in Sicilia e 11 in provincia di Messina, è stata confermata.
Nessuna pietà o deroga. Le poste dicono che in città Pezzolo, Altolia, Cumia e San Saba sono diseconomiche e che possono essere sostituite da altri uffici vicini.
Chi lo va a spiegare a tutte quelle persone che vivono in quei villaggi che, per ritirare la loro pensione, magari quella sociale di poche centinaia di euro, dovranno percorrere anche 20 km fra andata e ritorno?
Oggi a Palazzo Zanca una delegazione del consiglio della prima circoscrizione, con il combattivo Nino Spuria in rappresentanza della comunità di Pezzolo, ha chiesto aggiornamenti al sindaco sulla vicenda. Accorinti e l'ufficio di gabinetto hanno risposto che per il ricorso al Tar – strada seguita con successo da molti comuni italiani- c'è tempo fino a fine settembre, ma naturalmente questa attesa prima di agire ha portato alla chiusura di oggi.
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