Un evento assolutamente inedito dal punto di vista artistico è sbarcato ieri (con replica stasera) nella nostra città, portando i risultati delle ultime frontiere della videoarte. Il Kernel Festival, prestigiosa manifestazione internazionale dedicata alla video mapping, tocca per la prima volta il Sud Italia per mostrare i risultati del connubio tra arte e tecnologia e offrire suggestioni luminose mai viste prima. Kernel Messina ha scelto come privilegiate location gli spazi di piazza Duomo, della Fiera e del Palacultura, teatro di proiezioni animate video e audio, ma anche luoghi di incontro e confronto con giovani artisti nazionali e maestri internazionali, disposti a svelare i segreti di una forma particolare di arte che sta già animando le più belle città d’Italia. L’evento fa parte della rassegna sperimentale Ottoeventi per il Centro di Competenza per lo sviluppo di servizi culturali e turistici nel campo dell’arte e dell’architettura contemporanea. La direzione artistica è stata affidata a Marcello Arosio e l’organizzazione a AreaOdeon col gruppo ATS, di cui fanno parte il Comune di Messina e gli enti GTS Consulting, Grafo Editor, Europrogetti & Finanza e Sud Dimensione Servizi. Un programma ricco in entrambe le giornate, a partire dalle 16 di ieri, con specifici laboratori allestiti al Palacultura per far conoscere le tecniche espressive di audiovisual mapping (“Public Talks”). Alle 21,30 e alle 22,30 di giorno 4 (con replica oggi agli stessi orari), piazza Duomo ha vissuto il momento clou della manifestazione: l’“Audiovisual Mapping”, proiezione di 8 cortometraggi di video mapping elaborati dagli artisti – alcuni di consolidata fama internazionale, altri esordienti selezionati attraverso la piattaforma Kernel -– sull’architettura disegnata da Antonio Baboccio da Piperno. Si sono esibiti: Deltaprocess con “Dualism”, viaggio tra giochi architetturali della visione umana sul dualismo tra bene e male; Ouchhh con “Asymptote, esaltazione delle due anime del Duomo, la gotica e la normanna, in perfetta sintonia. E, ancora, Hz_Lab con “Light Elements”, incontro con la luce degli elementi primordiali dell’universo: fuoco, acqua e terra; Micron con “Danze di luce”: una bianca figura di donna con la sua danza abita la facciata del Duomo, le cui architetture, sapientemente illuminate, sembrano danzare con lei; Videoediv con “Retrogame”, corto dedicato ai videogiochi del passato e alla cultura retroludica, riisitazione del processo evolutivo in campo videoludico, fino alle console di quarta generazione; Mira_Pixelshapes con “Disorder”: una traccia audio dal groove minimale e una sequenza di scene in bianco e nero mettono in risalto gli elementi architettonici del Duomo, catapultando lo spettatore in uno scenario onirico. Gli AreaOdeon hanno invece presentato “WYSIWYG”, basato sull’omonimo software di lighting simulation, creando attraverso un linguaggio di pura illuminotecnica, un’anteprima realistica degli effetti di determinati corpi illuminati sul Duomo di Messina. I Glowarp hanno invece dedicato proprio alla città la videoproezione “Souvenir d’Artista#Messina”, omaggio alla storia dell’arte moderna e contemporanea attraverso 15 opere uniche realizzate con tecnica mista su carta, che hanno trasformato la facciata del Duomo in estemporanea opera d’arte. Parallelamente, in Fiera, dalle 21, i padiglioni hanno ospitato installazioni audiovisive con affascinanti giochi visivi e uditivi, e, dalle 22,30, varie esibizioni in concerto e dj set di artisti italiani e internazionali di musica elettronica. Il programma sarà ripetuto oggi.
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