Facile immaginare che della squadra vista all’opera ieri ne resteranno ben pochi, uno dei quali sarà senz’altro Alessandro Parisi. Al di là di una condizione fisica precaria, e non poteva essere altrimenti visto il ritardo con cui è cominciata la stagione, sono in molti a non aver convinto contro una formazione, quella del Città di Messina, che militerà nel torneo di promozione. Acr, quindi da rivedere, quando tutti i tasselli saranno andati al loro posto. Un lavoro che, detto per inciso, spetterà principalmente al nuovo direttore sportivo Chistian Argurio, strappato all’Akragas. Sarà lui a dettare il mercato, seguendo le indicazioni dell’allenatore Di Napoli che, fondamentalmente, ha creato questo gruppo di lavoro. La società sta, intanto, facendo le valutazioni necessarie in vista dell’inizio della stagione. Il debutto casalingo con l’Ischia del 13 settembre potrebbe slittare perché l’intendimento del Messina è quello di chiedere di posticipare l’inizio del proprio torneo il 20 settembre, a mercato chiuso e con una condizione adeguata. Se verrà accolta la richiesta, sarà giocato in altra data anche il match del 16 settembre con il Benevento, inizialmente in programma domenica prossima, giornata inaugurale del campionato. Da segnalare anche la presa di posizione istituzionale del presidente del consiglio comunale Emilia Barrile che ha chiesto al sindaco Accorinti di supportare il Messina e la sua nuova proprietà. In particolare di investire una somma per acquistare un computer, due monitor e un DVR, rubati nella sala del Gos, imprescindibili per il sistema di videosorveglianza, requisito necessario per ottenere il nulla osta per l’iscrizione alla Legapro prima del 10 settembre, e cioè in anticipo rispetto all’ ultimo giorno utile concesso dalla Figc. Senza questa strumentazione, il Messina sarebbe costretto a giocare altrove oppure a porte chiuse. Contestualmente la Barrile ha chiesto la creazione di un ufficio che faccia da garante tra amministrazione e prima squadra senza ulteriori interlocutori.