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Svaligiata casa in pieno centro, ingente il bottino

 Un colpo studiato nei minimi dettagli e riuscito alla perfezione è stato messo a segno in pieno centro, in un immobile di via Camiciotti. E il bottino, stando a una prima stima, sarebbe da capogiro: arraffati denaro contante e oggetti preziosi per un valore di decine e decine di migliaia di euro. Roba da leccarsi i baffi per gli autori dell’intrusione, certamente esperti del settore, in grado di forzare qualsiasi tipo di serratura e portare via ogni cosa, come fosse un gioco da ragazzi. Un incubo, invece, per il proprietario dell’appartamento svaligiato, un noto professionista messinese, al quale, constatati gli ammanchi, non è rimasto altro che denunciare il furto. Tocca alla polizia, adesso, cercare di dipanare la matassa dell’ennesimo reato di natura predatoria, l’ultimo di una lunga e allarmante serie. I malviventi sarebbero entrati in azione in pieno centro storico nella notte tra sabato e domenica, quando nell’abitazione, ubicata in un palazzo di via Camiciotti, non vi era nessuno. Con un lavoro certosino, i topi d’a ppartamento hanno aperto il portone d’ingresso, per poi agire indisturbati. Hanno messo sottosopra le varie stanze, trovando senza troppa difficoltà ciò che cercavano. Hanno riempito un sacco o un borsone con il denaro custodito in casa e quindi si sono diretti verso la cassaforte, al cui interno vi erano altri soldi e, soprattutto, gioielli di ingente valore. Servendosi di un estrattore, hanno scardinato l’armadietto blindato. Ottenuto il principale oggetto del desiderio, si sono dileguati, svanendo nel nulla. Ieri mattina, il titolare dell’immobile ha fatto l’amara scoperta. In preda a un misto di rabbia e disperazione, ha telefonato al 113, chiedendo l’intervento della polizia. Sul posto sono state inviate due pattuglie dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, il cui personale ha operato in sinergia con i colleghi della polizia scientifica e della Squadra mobile. I poliziotti hanno setacciato l’abitazione, cercando indizi utili all’individuazione dei banditi. Pochi dubbi sul fatto che questi ultimi conoscessero molto bene le abitudini dei residenti, aspettando soltanto il momento propizio per agire. Hanno impiegato chiavi particolari per forzare il portone principale e altri attrezzi del mestiere per completare l’opera. Il tutto senza produrre rumori, muovendosi con grande abilità. Ad attenderli, in strada, vi era un complice, i cui compiti consistevano nel fare da palo e guidare il veicolo con cui sono fuggiti. In particolare, gli uomini della Scientifica hanno ispezionato nei minimi dettagli l’a p p a r t a m e nto. Qualsiasi traccia lasciata dai criminali potrebbe rivelarsi fondamentale. Così come eventuali testimonianze dei vicini. In molti casi, infatti, è stata proprio la collaborazione dei cittadini a indirizzare le forze dell’ordine sulla strada giusta e a consentire la cattura dei malfattori

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