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Messina in Legapro
società avanti
a tappe forzate

Le possibilità di ribaltare il verdetto di primo grado non erano molte, ma c’erano. E alla fine, grazie al lavoro della squadra di avvocati, guidata dal guru del diritto sportivo Mattia Grassani, e alle richieste del procuratore Stefani Palazzi, il Messina può, finalmente, esultare perché la Corte D’appello, a differenza del TNF, ha considerato la Vigor Lamezia colpevole di illecito per il coinvolgimento diretto del suo ex presidente.

La società biancoverde potrà, adesso, giocare l’ultima carta quella del Collegio di Garanzia del Coni. L’annata 2014-15, che passerà alla storia giallorossa come una delle più tribolate, ha riservato un finale a sorpresa. A ratificare le decisioni della giustizia sportiva sarà domani, all’Expo di Milano, il consiglio federale chiamato a modificare e togliere le incognite dai calendari di B e Legapro, al via domenica prossima. Scontato che alla luce della nuove decisioni, alcune partite, come quelle del Messina, vengano rimandate per dare il tempo di ultimare il mercato, sostanzialmente bloccato. Il Messina non darà seguito al ricorso presentato al Coni contro la riduzione d’organico della Legapro da 60 a 54 squadre perché venuto meno il presupposto dell’interesse.

Sistemato l’aspetto legato alla riammissione, per il Messina, in un certo senso, viene la parte più difficile, perché la società dovrà mettere i paletti da cui ripartire per la prossima stagione. Innanzitutto dovrà nominare un direttore generale e uno sportivo, figure necessarie per sviluppare i progetti. Lello Manfredi e Antonello Laneri attendono di essere ufficializzati per svolgere le funzioni che gli saranno demandate, sempre che siano loro i prescelti. Da domani tutti gli sforzi della società dovranno, inoltre, essere concentrati sugli aspetti pratici e cioè l’iscrizione in Legapro, la quota versata per la serie D sarà rimborsata nelle prossime settimane, e la fideiussione bancaria da 400mila euro che, più volte, il presidente Natale Stracuzzi ha detto di avere pronta. Per la Legapro facile prevedere, tra stipendi dei tesserati e spese varie, un esborso complessivo di almeno un milione e 200 mila euro ma per avviare la macchina servirà che la nuova proprietà anticipi con capitali propri, quelli di tutti i soci che si sono avventurati in questa affascinante esperienza. Parallelamente dovrebbe partire al campagna abbonamenti che produrrà introiti che consentiranno alla società di poter contare sulla nuova liquidità, insieme ad entrate che porterà la Legapro. Inutile sottolineare che i costi di gestione saranno alti, un aspetto noto anche prima di intavolare le trattative con l’ex proprietario del club.

Rimane da completare, ma sarebbe meglio il caso di dire, da allestire quasi di sana pianta, l’organico per un torneo impegnativo, mirato alla permanenza. Servono obbligatoriamente otto under, nati dal 1994 in poi, e calciatori in grado di sposare la causa. Un compito che dovrebbe spettare al nuovo direttore sportivo. Già proposti i primi nomi che potrebbero fare al caso, oltre a quelli già bloccati in prima persona dal tecnico Arturo Di Napoli. Nella fattispecie l’attaccante di Ficarra, ex di Igea Virtus, Milazzo, Melfi e Casertana, Giovanni Riccardo e il difensore, ex Grosseto, Lorenzo Burzigotti. Come profilo rispondono ai canoni chiesti dal Messina, a caccia anche di calciatori che siano economicamente alla portata e che, contestualmente, abbiano grandi motivazioni.

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