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Il lungomare torna bello nel nome di Ilaria

 Restituire decoro a quella che è una delle più belle finestre sullo Stretto che, nonostante la recente riqualificazione, fino a pochi giorni fa, si presentava stuprata dall’incuria e dal malcostume. La stessa nella quale ha smesso di battere il giovanissimo cuore di Ilaria Boemi, stroncato da un cocktail di alcool e droghe la notte tra sabato 8 e domenica 9 agosto. Ha avuto uno scopo pratico ed uno simbolico “Puli-Amo il Lungomare del Ringo” che si è tenuta ieri pomeriggio, richiamando soprattutto giovanissimi, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua. L’iniziativa popolare, che aveva già fatto tappa alla Passeggiata a mare lo scorso 4 agosto, è stata dedicata proprio alla memoria della 16enne messinese tragicamente scomparsa. «In questa splendida cornice che lega cielo, terra e mare, si è consumato un immane sacrificio – ha affermato il promotore Christian Mangano -, vittima di una giovinezza opprimente, di una realtà in cui non ci si rispecchiava. Abbiamo voluto dedicare questa iniziativa alla giovane Ilaria, la cui vita non sarà che un seme trasportato dal vento e che, poggiatosi al suolo, darà alla luce un bellissimo fiore. In linea con questa metafora, vogliamo che il nostro evento rappresenti la rinascita, non solo di una piccola porzione della città, ma anche di un nuovo modo di pensare e di agire, che unisca soprattutto i giovani nei rispetto reciproco e nei confronti della propria terra». Il riferimento è a quel rispetto che spesso manca nei confronti della nostra città e che è mancato in molti dei commenti riferiti alla tragedia che ha scosso le anime, i cuori, le menti dei messinesi. Sono stati in tanti, infatti, a esprimere giudizi sul modo di vivere di quella che, per quanto ribelle, era poco più che una bambina. Un’adolescente che, come spesso capita a 16 anni, era in guerra con il mondo e con sé stessa e manifestava il suo disagio, come molti giovanissimi, con un modo di vestire e di comportarsi provocatorio. Quella maledetta notte probabilmente cercava, anche se nel modo sbagliato, solo un po’ d’allegria. Ma l’allegria, la povera Ilaria, l’aveva soltanto nel suo nome. E nei numerosi servizi di testate locali e nazionali che si sono occupati della sua tragica fine non è passata inosservata la situazione di degrado nella quale versava il luogo in cui è morta la giovanissima messinese, degrado simbolo di una società troppo spesso sorda anche alle esigenze di casa propria. Un paio di giorni prima dell’appuntamento con “Puli-Amo il Lungomare Ringo”, gli uomini di Messinambiente hanno ripulito le aiuole ed estirpato le erbacce lungo tutta la Passeggiata. I partecipanti all’iniziativa, ieri, si sono occupati dunque dei cumuli di sabbia riversati sulla pavimentazione del lungomare Belfiore durante l’ultima mareggiata e hanno raccolto bottiglie, cartacce, mozziconi di sigarette, ma anche ami, lenze e oggetti che vengono abbandonati da pescatori e bagnanti lungo la spiaggia del Ringo, creando «non solo un grave danno all'ambiente, ma anche un reale pericolo alla pubblica incolumità». Deposto, infine, un mazzo di rose bianche in memoria di Ilaria. «L’iniziativa – ha chiarito il promotore – nasce solo dall'idea di aggregazione e conoscenza, mettendo al primo posto il benessere proprio che passa anche dal benessere altrui. Cosa c'è di più salutare che vivere nella bellezza?» E la bellezza è tornata a splendere al Ringo. Sul lungomare in cui si è posata per l’ultima volta la bellezza violata di una giovinezza spezzata.

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