Eravamo tristemente abituati all’emergenza rifiuti, all’emergenza tir, all’emergenza traffico, all’emergenza idrica o frane. Ma l’emergenza cinghiali no, rappresenta una novità assoluta nel panorama delle criticità messinesi. Una novità che inizia a far paura. Non si tratta più, infatti, di casi si isolati, di episodi avvenuti nelle poco abitate colline, ma in piena città, a pochi passi dalle case, addirittura nei parcheggi privati dei condomini. Numerosi cinghiali sono stati avvistati prima nei villaggi collinari di Salice, Castanea, Gesso, Masse, San Michele. Negli ultimi giorni anche in viale Regina Elena, a San Licandro. Divenendo una minaccia concreta e trasformandosi, come molte delle emergenze locali, in ennesima occasione di “gelo” lungo l’asse Prefettura-Comune. Già a metà giugno, infatti, i consiglieri comunali Piero Adamo e Francesco Pagano e la consigliera della 6. Circoscrizione Giusi Feminò avevano segnalato il problema e ad inizio agosto il prefetto Stefano Trotta ha risposto sollecitando Accorinti ad intervenire. Ieri il comunicato giunto da Palazzo del Governo, che di fatto riapre le frizioni mai sopite con Palazzo Zanca. Viene sottolineato, infatti, che il prefetto «ha più volte rappresentato al sindaco di Messina, quale autorità locale competente, la problematica, sensibilizzandolo al fine di adottare urgenti provvedimenti a tutela della salute e dell’incolumità pubblica, volti a scongiurare il verificarsi di situazioni di pericolo causate dagli animali selvatici, avvistati anche in ambito cittadino». Non solo: «L’attuale questione è stata esaminata anche nell’ambito di apposite riunioni tecniche di coordinamento interforze per i conseguenti risvolti riguardanti la sicurezza e la pubblica incolumità e da ciò è scaturito un ulteriore richiamo di attenzione nei confronti del sindaco di Messina per intraprendere con immediatezza le iniziative di competenza». L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), interessata dalla Prefettura, ha dato disponibilità a supportare le amministrazioni locali. «Di ciò – si legge nel comunicato del prefetto – è stata informata l’Amministrazione comunale di Messina». La nuova emergenza è servita. E anche la nuova polemica.