In poche righe le ragioni per le quali il sindaco Renato Accorinti chiede i poteri speciali per l’emergenza traffico: “I tir – scrive al Ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, al presidente della Regione Rosario Crocetta e al Capo del Dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio, quotidianamente attraversano ancora la città in orari di punta e con le scuole aperte. Il traffico genera ogni forma di inquinamento e un forte consumo dell’asfalto, al punto da rendere alcune vie impraticabili e rischiose. Tutto dimostra – prosegue il primo cittadino - come il venir meno dello stato emergenziale sia causa di un grave rallentamento per la risoluzione dei problemi della città. Inoltre – e qui il punto cruciale che riguarda il porto di Tremestieri- va anche tenuto conto che l’invecchiamento dell’offerta economica di gara potrebbe mettere a rischio seriamente la tenuta stessa dell’affidamento.” Alla lettera, che Accorinti ha consegnato personalmente, nei giorni scorsi, al governatore siciliano, dovrebbe seguire la firma del provvedimento nazionale, che si spera arrivi entro la prossima settimana. L’amministrazione comunale teme che si perda l’opportunità di realizzare la grande infrastruttura, ma anche che si apra un contenzioso con l’impresa che aspetta ormai da 5 anni di poter avviare i lavori. Il sindaco sintetizza quanto accaduto dal lontano dicembre 2001, quando il governo nazionale aveva attributo al Prefetto di Messina l’incarico di Commissario Delegato per l’attuazione delle opere volte a fronteggiare l’emergenza traffico e che permise di realizzare in tempi ridotti l’approdo di emergenza di Tremestieri, con una prima riduzione del traffico pesante in città. Quindi la dichiarazione dello stato di emergenza ambientale del 2006, il reperimento degli 80milioni per il porto, le varie vicissitudini del progetto e dell’appalto, e nel 2012 l’interruzione dei poteri speciali, ma non purtroppo- conclude Accorinti- dell’emergenza che la città ancora subisce. Occhi puntati su Roma, quindi, in attesa dei nuovi poteri speciali. “Chiedo che vogliate accogliere il mio appello- scrive il sindaco- in difesa della cittadinanza che mi onoro di rappresentare.”
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