Messina

Sabato 27 Aprile 2024

Ricordare Ilaria Boemi
ma c’è modo e modo...

 I messinesi hanno scoperto di voler bene a Ilaria, a quella ragazza di 16 anni dolce e ribelle che voleva crescere “a suo modo” e la cui esistenza è stata interrotta da un “gioco di morte”, quel cocktail micidiale di birra e di ecstasy che la sera di domenica 8 agosto l’ha fatta agonizzare sulla spiaggia del Ringo. Droga che le è stata fornita, droga che qualcuno l’ha aiutata ad acquistare e a consumare, droga che qualcuno ha sciolto nel suo bicchiere, durante quella “bevuta di gruppo” a piazza Duomo. C’è modo e modo, però, di ricordare Ilaria. Lo hanno fatto in tanti finora. Tutte le amiche e i suoi compagni di scuola che hanno pianto a dirotto durante i funerali. Tutti gli studenti e i giovani artisti che hanno trascorso i pomeriggi sul luogo dove è avvenuta la tragedia, dipigendo volti e paesaggi nel suo nome. Tutti coloro che, a partire dall’arcivescovo La Piana, hanno dedicato la processione della Vara a lei e ai giovani messinesi. E lo farà anche chi ha deciso di partecipare all’iniziativa popolare “Puli-Amo il lungomare Ringo” prevista per il 27 agosto. «Un’iniziativa – spiega il promotore Christian Mangano – che è il secondo “episodio” di un'altra giornata di civiltà e decoro, svoltasi il 4 agosto allorché dei semplici cittadini si sono cimentati nella pulizia del tratto della Passeggiata a mare, antistante la fontana del Nettuno. Visto il successo riscosso, è stata richiesta a gran voce una seconda giornata. L'obiettivo questa volta si è spostato più al nord: la splendida riviera del Ringo che, nonostante la recente riqualificazione, non è mai riuscita a decollare, divenendo lentamente oggetto non solo dell'incuria, ma anche dall'inciviltà messinese. Anche questa volta gli interventi si concentreranno sulle aiuole e ai bordi della passeggiata, dove le erbacce crescono ormai rigogliose. Attenzione anche ai vari cestini della zona che, con la scusa di essere pieni, vengono circondati da ulteriori rifiuti. In ultimo, ma non ultimo, rimuovere i cumuli di sabbia che hanno invaso la pavimentazione durante l'ultima mareggiata. Per questa iniziativa però, si lavorerà con un altro spirito: il 27 Agosto infatti vogliamo dedicare la nostra iniziativa ad Ilaria. La sua vita non sarà che un seme trasportato dal vento e che, poggiatosi al suolo, darà alla luce un bellissimo fiore. In linea con questa metafora, vogliamo che l'evento di giovedì prossimo sia la rinascita, non solo di una piccola porzione della città, ma anche di un nuovo modo di pensare ed agire». Questo è un bel modo per ricordarla. Ce n’è un altro che invece è l’esatto contrario: ed è quello rappresentato da chi ha voluto lasciare un segno con la scritta “Ilaria vive, morto è chi cancella” sul Monumento ai Caduti di piazza Unione europea. Questo non è un ricordo, è uno sfregio a un bene monumentale. Segno di imbecillità, non di affetto per la sedicenne che non c’è più.

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