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Aggressioni vigili
sconforto e disagio

polizia municipale messina

Vicinanza e solidarietà sentimenti che arrivano sempre dopo i fatti. Anche perché non si pensa mai che in una città civile si possa arrivare a questi estremi. Già è inconcepibile che accada tra cittadini comuni ma quando a farne le spese sono uomini e donne in divisa che ogni giorno si spendono e mettono a repentaglio la propria incolumità lascia basiti. La mancanza di regole, un passaggio a semaforo rosso, una guida di una moto senza casco, mancanza di documenti a bordo, sono già infrazioni gravi di per sé e purtroppo all’ordine del giorno, ma se a questo si aggiunge un’aggressione al pubblico ufficiale siamo alla frutta. Si sollevano i sindacati della polizia municipale che in una nota al sindaco e al comandante Ferlisi sottolineano il sentimento di chi nella professione è costantemente esposto ad ogni tipo di rischio, primo fra tutti quello dell’incolumità fisica. Si sentono abbandonati i vigili urbani per la poca attenzione che a dir loro l’amministrazione gli riserva con i tanti problemi sia organizzativi che logistico operativi. Un corpo della polizia municipale ridotto all’osso che ha in organico anche 50 contrattisti. Per loro uno stipendio dimezzato, come quello che percepisce la vigilessa, aggredita solo perché ha fatto il suo dovere. Eppure se quella infrazione non fosse stata rivelata dall’agente sarebbero piovute chissà quante critiche dai  numerosi automobilisti presenti. Invece dopo l’annotazione della targa quello che è piovuto sono stati calci, pugni e spintoni senza parlare delle pesantissime calunnie. E allora in una città poco incline al rispetto delle regole sarebbe opportuna una condivisione reale tra le istituzioni interessate e nel caso specifico un impegno diretto dell’amministrazione a tutela della polizia municipale.

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