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Vara, the day after

La prima cosa da sottolineare è il grande spiegamento di forze di operai di Messinambiente e Ato 3 che sin dalle prime ore del mattino hanno rastrellato tutta la zona nord, strada per strada, per eliminare la mole di rifiuti abbandonati in qualsiasi angolo. Soprattutto bottiglie di plastica, piatti e bicchieri segno del passaggio di centinaia di persone che fino a tarda notte si sono intrattenute in città e per abbandonare rifiuti non hanno  risparmiato nessuno spazio. Dalle aiuole, alle ville ogni angolo è stato buono per depositare rifiuti nonostante  i numerosi contenitori posti lungo il percorso della processione. E così è stata messa subito in atto una pulizia sommaria che sarà perfezionata nelle prossime ore. I segni del passaggio di centinaia di persone, dell’organizzazione di ristobar improvvisati e dell’allestimento di bancarelle di vendite varie si notano ancora oggi. Sedie, tavoli e frigo bar che precedentemente alla festa erano ammassati fuori dalla passeggiata a mare adesso si trovano all’interno. I venditori abusivi di palloncini si sono spostati vicino al torrente Trapani per beneficiare della fontanella della piazzetta Primavera. I bambini usano i giochi, le mamme lavano i panni, come in un qualsiasi campo rom. Scene di ordinaria amministrazione in una Messina del dopo vara cha avrà bisogno di alcuni giorni per riprendersi. La processione ha avuto il suo epilogo a piazza Duomo dove già oggi qualche pullman turistico si è fermato per dar modo ai visitatori di ammirare non solo il Duomo, il tesoro ed il Campanile ma anche la Machina Votiva ferma al centro della piazza. Lo spazio riservato ai pullman dopo l’istituzione della nuova isola pedonale però era interdetto. Ad occupare gli stalli sosta pullman turistici  bancarelle di frutta secca e dolciumi, auto e pulmini di ambulanti. All’autista non è rimasto altro da fare che fermarsi sulla corsia bus sul corso Cavour sperando di non creare troppo intralcio alla circolazione. In piazza tante bancarelle autorizzate segno del clima di festa che continuerà ancora per qualche giorno ma anche tanti extracomunitari che segnano le loro postazioni con dei teli appallottolati per terra. Adesso per qualche settimana la meta turistica preferita sarà proprio piazza Duomo. Forse sarà il caso di ripensare all’abbellimento delle fioriere per le quali sarebbero più indicate delle piante grasse magari senza spine. Una manutenzione più semplice di cui potrebbero occuparsi anche i locali e i negozi della piazza.     

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