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Ospedale Piemonte rimandato a settembre

Il destino della struttura ospedaliera al centro della città non è ancora segnato. A ribadirlo molti uomini della politica regionale cittadina convinti che dall’Ars a settembre uscirà il provvedimento salva Piemonte. Sembrerebbe un gioco da ragazzi ma far quadrare i conti annoverando i costi, il mantenimento del personale e soprattutto il servizio salute per i cittadini, non è facile. Non è facile soprattutto mettere tutti d’accordo, sia coloro che vedono nell’accorpamento con L’IRCCS l’unica possibilità di salvezza sia chi, invece, sostiene che sarebbe meglio che il Piemonte passasse sotto la gestione dell’azienda sanitaria locale. Su tutto questo pesa come un macigno la vicenda dei 40 milioni destinati all’azienda Papardo per realizzare il polo oncologico, 38 dei quali sono stati spesi con fondi anticipati dalla Regione che adesso vuole capire a cosa sono serviti. Se la somma si può recuperare sarà convertita per completare l’unificazione delle due strutture come previsto dalle norme nazionali e regionali. In previsione l’eliminazione dei doppioni, obiettivo da raggiungere entro la fine del 2016 pena sanzioni economiche drammatiche per il sistema sanitario. Sulla questione PS ieri l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, si è confrontato personalmente con il direttore generale dell’azienda riuniti Papardo-Piemonte, Michele Vullo, che ha assicurato, a breve, la predisposizione di una delibera con un preciso cronoprogramma volto all’unificazione. Da un lato il rispetto della legge, dall’altro la sicurezza dei pazienti, due elementi questi che delimitano l’azione del manager Vullo soprattutto dopo l’allarme lanciato dai primari del nosocomio di viale Europa sulla pericolosità di mantenere una struttura con il personale al lumicino. Parallelo a questo percorso che è previsto dalla legge, c’è quello che può essere modificato da una mediazione politica che sarà l’aula di palazzo dei Normanni a definire. Ieri sempre l’assessore Gucciardi ha accolto l’istanza oggetto dell’interpellanza parlamentare per l’accorpamento con l’IRCCS e il mantenimento del pronto soccorso presso l’ospedale Piemonte. A rendere operative le decisioni che salvaguardano il presidio ospedaliero sarà l’ARS che inizierà i lavori dal 2 settembre. L’aula di palazzo dei Normanni dovrà inserire in calendario, per la discussione e l’eventuale approvazione o bocciatura, il DDL 853 già approvato in commissione sanità. Da questo lato della bilancia c’è il Pdr con Beppe Picciolo, Marcello Greco, Salvo Lo Giudice e i parlamentari Santi Formica, Nino Germanà e Franco Rinaldi. 

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