Zero chilogrammi di droghe sintetiche sequestrati dalle forze dell’ordine in 8 delle 9 province siciliane, nel 2014. Compresa quella di Messina. Unica, risibile eccezione rappresentata dal territorio etneo, con appena 0,02 kg requisiti. Il consumo di droghe sintetiche è un fenomeno in costante crescita, a cui non si accompagnano, però, attività degne di nota: lo si evince dal rapporto della polizia di Stato sulle droghe, riferito all’anno scorso. A Messina e provincia, sono state eseguite 136 operazioni antidroga, sfociate nei seguenti sequestri: 9,57 kg di cocaina; 0,01 kg di eroina; 179, 94 kg di hascisc, 229,59 kg di marijuana. Si è alle prese, quindi, con una piaga troppo sottovalutata, a tutti i livelli. Oltre a quello dei “classici” s t upefacenti, nella città dello Stretto esiste un mercato altrettanto florido, quello delle cosiddette Ats (amfetamine, metamfetamine ed ecstasy), il cui costo non rappresenta un ostacolo insormontabile. Anzi. Bastano soltanto 15-20 euro per procurarsi una pastiglia, il cui contenuto, come risaputo, è sconosciuto perfino a chi le spaccia. Un invito a nozze per i giovani, che con modiche cifre ottengono un po’ di sballo, con la promessa che la pastiglia “miracolosa” garantirà di abbattere i freni inibitori, infondere coraggio, euforia e benessere fuori dal comune. E gli effetti di queste nuove droghe non sono mai noti: dipendono dalle caratteristiche fisiche di chi le assume e da altri fattori, quali caldo, stress. Le sostanze sintetiche vengono commercializzate usando prevalentemente internet, dove le maglie dei controlli sono meno rigide. Spesso ci si rivolge a pusher, ma in alcune circostanze ci si affida al fai da te. Si tratta di potenti molecole chimiche di sintesi, vendute sotto mentite spoglie, preparate artigianalmente in laboratori fatiscenti, con pagamento tramite carta di credito e spedizione mediante corriere postale. (r.d.)