Cinzia De Leo, la quarantaseienne di Bordonaro scomparsa la notte tra il 27 e il 28 luglio scorsi, potrebbe trovarsi ancora a San Saba o, quantomeno, nelle immediate vicinanze. Ne sono convinti gli investigatori e l’autorità giudiziaria che, pur mantenendo il massimo riserbo sullo sviluppo dell’indagine, ieri mattina hanno eseguito dei nuovi e più accurati accertamenti nella località turistica a nord della città. I carabinieri della Compagnia “Messina Sud”, personalmente coordinati dal capitano Paolo Leoncini, con l’ausilio del personale dell’elinucleo di Catania dei Vigili del fuoco – intervenuto con l’elicottero “Drago 26” – fin dalle prime ore della mattinata hanno battuto palmo a palmo la zona. Ricerche, queste, che sono proseguite fino a metà giornata mentre si sono dovute fermare qualche ora prima quelle in mare a causa dell’improvviso peggioramento delle condizioni meteo che hanno portato la visibilità in acqua a meno di un metro. Impossibile, quindi, per i sub del Nucleo sommozzatori di Palerrmo proseguire nell’incarico affidato. Nuove immersioni verranno eseguite nei prossimi giorni e, da quello che trapela da indiscrezioni, dovrebbero concentrarsi in un’area che sarebbe stata già ben definita. I militari, a bordo dell’elicottero del “115”, hanno controllato dall’alto, in maniera assai scrupolosa, anche i canaloni delle colline sovrastanti il paese tirrenico, in una zona molto ampia, riuscendo pure a monitorare - grazie anche ad una vegetazione che ha consentito una visuale ottimale - tutti quei punti meno esplorabili dove potesse eventualmente essere stato gettato, nel tentativo di farlo sparire, un corpo. Tutte le ricerche hanno dato esito negativo. Si tratta, ovviamente, di una delle tante piste battute dalle forze dell’ordine che ormai, a due settimane dalla scomparsa della donna, non trascurano più alcuna ipotesi investigativa. Quello che sembra essere certo è che si tratta di un caso di scomparsa particolarmente complesso e si cercano possibili tasselli utili alle indagini anche nella vita privata della donna. Ieri mattina, a San Saba, contestualmente sono proseguiti gli accertamenti per trovare nuove e più precise testimonianze da parte di persone che possano aver visto la donna in compagnia di qualcuno. Un filone che, recentemente, ha già portato ad un risultato concerto avendo consentito ai carabinieri di accertare che quella notte tra lunedì e martedì la donna si sarebbe allontanata a piedi (volontariamente?) in compagnia di un uomo le cui generalità ancora non sono state rese note. Sotto questo profilo si ha infatti l’impressione che i carabinieri, scavando anche nel passato della quarantaseienne, possano aver ristretto la cerchia sui possibili individui che, quella sera, avrebbero potuto trovarsi in compagnia di Cinzia De Leo. Le indagini, e quindi il loro sviluppo, avrebbero avuto un contributo non indifferente dall’analisi delle celle telefoniche che hanno “agganciato” il telefono della quarantaseienne. Anche se su questo particolare non vi è ufficialità, per volontà dell’autorità giudiziaria che ha secretato le indagini, non è escluso che possano essere stati proprio questi riscontri a indicare nella zona di San Saba l’attuale presenza della donna o, quantomeno, del suo telefono cellulare. Già nei giorni scorsi nessuna traccia della donna era stata individuata, nella zona indicata da alcuni testimoni e in un’area adiacente di cinque ettari, dai cani molecolari dell’Associazione di Protezione civile “Club Radio C.B.” di Barcellona Pozzo di Gotto. Quello che al momento è quindi solo una certezza sono l’identikit dell’uomo e i particolari resi noti dalla famiglia della donna nella speranza di una segnalazione che possa portare al suo ritrovamento. Lo sconosciuto che si sarebbe allontanato a piedi con Cinzia De Leo sarebbe una persona alta circa un metro e 80, dalla corporatura media, capelli scuri corti e un pizzetto appena accennato. Quella sera indossava una maglietta aderente di colore beige e pantaloni scuri. Cinzia De Leo, invece, è alta un metro e settanta, ha una corporatura esile e capelli castani lunghi. La sera in cui si è allontanata li aveva legati e indossava una t-shirt bianca e dei pantaloncini chiari. I familiari non hanno certezza se fossero di colore bianco o verde. In questi giorni proprio la famiglia continua a rivolgere un appello a chiunque l’avesse vista invitando a segnalare, anche in maniera anonima, quanto a conoscenza o al “112” dei carabinieri oppure contattando il numero telefonico 3476357899.
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