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Nuovo porto, certezza sui fondi e sui poteri

 Premessa indispensabile: il ministro Graziano Delrio non c’era. Al vertice da lui convocato a Roma, non si è presentato. E questo, in teoria, dovrebbe essere un segnale negativo. Ma l’andamento della riunione di ieri, nella sede del ministero delle Infrastrutture, sembra abbia sortito gli effetti sperati, al punto da autorizzare commenti soddisfatti da parte del sindaco e del resto della delegazione messinese. Renato Accorinti parla di «importanti passi avanti» e si dice convinto che davvero si stia entrando ormai nella fase operativa dell’iter di realizzazione del nuovo porto di Tremestieri. «Abbiamo avuto la certezza dei finanziamenti e abbiamo riscontrato la consapevolezza della necessità di attivare i poteri speciali almeno per sbloccare l’impasse che ha tenuto al palo per anni quest’opera così strategica per la nostra città», dichiara il sindaco appena uscito dal Ministero. Assente, dunque, Delrio, il Governo nazionale è stato rappresentato dai tecnici, i dirigenti Mariateresa Di Matteo e Alessandro Franchi (Ministero dei Trasporti), Anna Laura Caputo (Dipartimento Protezione civile), Giovanni Coppola (Provveditorato interregionale Opere pubbliche). Per la Regione Siciliana il dirigente Fulvio Bellomo del dipartimento Infrastrutture ed Elisabetta Piazza. In forze la delegazione dell'Autorità portuale di Messina, rappresentata dal presidente Antonino De Simone, dal segretario generale Francesco Di Sarcina e dal dirigente Ettore Gentile. Ad accompagnare Accorinti l’assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica Sergio De Cola. «È un prezioso tassello che si aggiunge al percorso avviato in questi due anni – spiega il sindaco –, il mosaico si sta completando, in tempi brevi potremo annunciare l’inizio dei lavori del nuovo porto e della piattaforma logistica intermodale. Era importante, innanzitutto, definire il quadro delle disponibilità finanziarie. La questione del mutuo con la banca Dexia ormai è stata risolta. Il Governo interverrà con i 35 milioni di euro, la Regione e l’Autorità portuale, così come il Comune, faranno la propria parte». Agli ambientalisti, che hanno bussato nuovamente alla porta del ministro Delrio chiedendogli di bloccare le procedure in attesa che il progetto venga sottoposto alla Valutazione d’impatto ambientale, Accorinti replica come ha già fatto nei giorni scorsi. «Il porto di Tremestieri – afferma il sindaco assieme all’assessore De Cola – è un’infrastruttura strategica per migliorare la mobilità, diminuire l'inquinamento, garantire sicurezza, aumentare significativamente la qualità della vita del territorio messinese. Le criticità connesse ad ogni opera sono state esaminate dai tecnici. Bisognerà vigilare sull’attuazione delle opere. Ma non c’è dubbio sul fatto che la costruzione del nuovo porto rappresenti il passo decisivo per eliminare il transito dei mezzi pesanti nelle vie del centro urbano, per ridisegnare le funzioni del porto storico e per avviare un grande piano di riqualificazione dell’affaccio a mare». L’aspetto che Accorinti e De Cola sottolineano è ben preciso: «La cosa importante è che a Roma non si è discusso se fare o meno il nuovo porto, su questo punto non ci sono più dubbi. E anche la discussione sui poteri speciali è andata nella direzione giusta, nella consapevolezza da parte del Governo e della Regione di venire incontro alle esigenze della città di Messina. L'avvio ormai certo dei lavori per il grande porto a sud – insiste Accorinti – rappresenta un traguardo fortemente voluto dalla mia Amministrazione, tanto da metterlo al primo punto del nostro programma. Potremo investire ingenti somme, fornendo subito un sostegno alla nostra economia anche in termini occupazionali, ed indicando la strada nel medio termine per nuove opportunità imprenditoriali a quanti le vorranno cogliere».

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