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Ieri le multe, oggi Palazzo Zanca richiama gli armatori

Il primo test non è andato per il verso giusto. Lo straordinario afflusso di vetture tipico del mese d’agosto, ha prodotto nelle scorse settimane un accordo fra i comuni di Villa e Messina, la capitaneria e gli armatori, per il quale i mezzi pesanti che dovessero essere imbarcati dalla Calabria verso la Sicilia su navi che fanno rotta su rada S.Francesco o porto storico, non devono essere multati perché quell’imbarco è stato reso necessario dal gran numero di mezzi, auto e  camion, in attesa a Villa.

Ieri sera molto traffico sul Boccetta in direzione autostrada, ma anche diversi camion in discesa, quindi, in ingresso in città. Per loro è scattata la multa da 85 euro.  L’azione della polizia municipale è scattata alla luce di quella che viene definita oggi dall’assessore Sebastiano Pino, un’errata applicazione della procedura di richiesta e concessione delle deroghe all’ordinanza 488 del 2013.

Pino, oggi ha scritto una lettera alla Capitaneria all’’Autorità Portuale al Prefetto e agli armatori, nella quale con dovizia di particolari segnala come il capo scalo di Tremestieri ritenga di poter concedere deroghe senza attendere autorizzazione della Polizia Municipale.

Nella nota, Palazzo Zanca minaccia di perseguire  ai sensi dell’art 650 del codice penale l’inosservanza della 488.

L’entrata in tackle viene giustificata dai numeri. La segnalazione parte dal fatto che ieri sono state effettuate da Tremestieri 38 corse, invece delle 41 minime concordate nell’accordo in vista dell’esodo e del controesodo.

Pino, in base ai dati resi noti dalla capitaneria, fa notare siano saltate 3 corse di Caronte e Tourist, una di Meridiano e che Bluferries ne abbia fatta una in più del minimo.

Ma non sarebbe stato solo questo il motivo dell’ingiustificata invasione di mezzi pesanti anche in entrata in città di ieri sera, quanto la distribuzione delle corse. L’assessore fa notare come ci siano stati moment della giornata in cui per oltre un’ora non sia partita nemmeno una nave dal porto a sud e quindi l’attesa di oltre 60 minuti nella chiocciola che farebbe scattare la deroga, nasce non per il traffico congestionato ma per l’assenza di navi. Il momento di maggior crisi fra le 20.24 e le 21.53 quando per 89 minuti non si è vista una nave a Tremestieri. La lettera di oggi si chiude con un invito al rispetto degli impegni sottoscritti. Ma la prossima puntata è già dietro l’angolo. Presto, molto presto, istituzioni locali, marittime e armatori si rivedranno per la gestione del controesodo. L’amministrazione comunale punta a far imbarcare a Tremestieri anche le auto, nel momento in cui  il serpentone di Rada S.Francesco fosse intasato.        

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