Sono sbarcati a Messina stamani, intorno alle 08.00, 456 dei quasi 2000 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia nei giorni scorsi. Sono arrivati al molo Marconi a bordo della nave militare “Le Niham”, battente bandiera irlandese.
Già da ore la struttura organizzativa della Questura si era messa in moto per garantire accoglienza ai migranti ma anche ordine e sicurezza pubblici. Una struttura organizzativa ormai rodata che però stamani ha dovuto fare i conti con la tragedia della morte: con i 456 migranti sono arrivate a Messina anche le salme di 14 persone rinvenute già cadavere a bordo di una delle tante imbarcazioni di fortuna rintracciate e soccorse nei giorni scorsi.
I corpi stavano ammonticchiati uno sull’altro nella stiva della chiatta soccorsa. Altri sul pontile in mezzo ai vivi. Trasfigurati dal tempo e dal mare, i 14 morti sono stati trasportati presso strutture ospedaliere messinesi per i successivi esami autoptici, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Personale della Polizia di Stato, specializzato nel rilevamento delle impronte e di altri segni distintivi per il riconoscimento dei corpi, è intervenuto in ausilio al locale Gabinetto di Polizia Scientifica nel frattempo impegnato nel foto-segnalamento di 319 uomini, 68 donne e 69 minori.
Sono ancora in corso ulteriori servizi connessi allo sbarco ed al successivo trasferimento presso i centri d’accoglienza cittadini. Centri che nel frattempo erano stati resi liberi per una quanto più immediata accoglienza dei 453 appena arrivati con il trasferimento dei 435 fino ad oggi soggiornanti, a bordo di pullman diretti in Lombardia, Toscana, Abruzzo, Marche, Umbria, Piemonte, Liguria e Valle Aosta con contestuali servizi di ordine pubblico. Sono stati tutti scortati fino agli imbarcaderi e monitorati a distanza dai Compartimenti di Polizia Stradale.
Il lavoro in prima linea dell’ufficio immigrazione sta proseguendo senza sosta da stamani. I poliziotti stanno infatti confrontando i dati anagrafici raccolti con quanto emerso da foto ed impronte digitali rilevate dal Gabinetto di Polizia Scientifica. Sono stati così già individuati circa 120 cittadini stranieri per i quali sono state avviate le procedure di respingimento. Molti erano stati già espulsi in passato dal territorio nazionale. Alcuni hanno fornito false generalità per nascondersi tra coloro per i quali è previsto lo status di rifugiato.
In nottata proseguiranno le indagini degli investigatori della Squadra Mobile, già al lavoro da stamani per capire cosa realmente sia accaduto e chi siano stavolta gli scafisti responsabili del trasferimento dei migranti dalla Libia. Ancora una volta saranno le voci dei protagonisti di questa nuova tragedia l’elemento chiave.
Caricamento commenti
Commenta la notizia