I poteri speciali per Tremestieri ed il completamento dello svincolo di Giostra. Due temi caldi, caldissimi, che da anni sono i temi per eccellenza per ogni amministrazione comunale. Non è esente quella guidata dal sindaco Accorinti, entrata nella fase in cui bisogna necessariamente accelerare su entrambi i fronti. Ecco perché diventa di grande importanza anche un incontro inatteso, “fuori agenda”, come quello avvenuto ieri pomeriggio a Palazzo Zanca. Una sorta di “improvvisata”, quella che ha fatto al sindaco Accorinti e ad alcuni assessori il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio. Letteralmente di passaggio da Reggio Calabria a Catania, l’esponente del Governo Renzi ha fatto tappa a Messina, per un breve faccia a faccia con Accorinti, “sollecitato” an - che dal messinese Giacomo D’Arrigo: «La disponibilità ad incontrare il sindaco pur se non previsto è un segnale di attenzione enorme nei confronti di Messina», ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Giovani. Il sindaco e Delrio hanno fatto il punto sugli iter in corso ed in particolare sui poteri speciali, che stavolta sembrano davvero a un passo. Serviranno, come più volte ribadito, ad evitare che il rush finale a cui si è finalmente e faticosamente giunti venga rallentato da procedure burocratiche ancora complesse. Il passaggio delle aree di Tremestieri dalla stessa Regione all’Autorità portuale è stato fondamentale e consentirà all’Authority di sbloccare parte dei fondi necessari. Adesso rimangono due step: assicurare la quota di finanziamento altrimenti a rischio per la scadenza del mutuo con la Dexia Crediop e, appunto, i poteri speciali. Su entrambe le questioni Delrio avrebbe dato garanzie. Garanzie che il ministro avrebbe assicurato anche per l’altro fronte “storico” delle infrastrutture a Messina, lo svincolo di Giostra. In questo caso non si tratterà di somme elargite dal Governo, ma di un intervento diretto del Ministero sull’Anas, che dell’appalto ha la direzione lavori. Qui uno dei nodi riguarda il disallineamento fra i costi (104 milioni) e il finanziamento reale (88 milioni) dell’opera, l’idea è di “sanare” questa discrasia con una prosecuzione dei lavori fino alla realizzazione della seconda canna della galleria che da Giostra porta all’Annunziata.