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Deroghe ai tir, nuovo botta e risposta

 Tremestieri? «È sottoutilizzato dagli armatori». Che però replicano: «Lo smaltimento del traffico è prossimo al 97-98%». Un anno dopo quei caldi giorni di un'estate fa del blocco “fisico” imposto dal sindaco ai mezzi sbarcati al molo Norimberga, ecco la nuova polemica sull'asse Palazzo Zanca-Caronte&Tourist. Il fronte, però, è il porto di Tremestieri. E ad aprirlo è una lettera che proprio ieri è partita dal Comune, firmata dal sindaco Accorinti e dall'assessore Sebastiano Pino e indirizzata a Capitaneria, Autorità portuale e Terminal Tremestieri, in cui si riaffronta il nodo delle deroghe ai tir. Viene citato un caso specifico, quello di lunedì 13 luglio, quando sono pervenute alla polizia municipale due richieste di deroga all'ordinanza che vieta ai mezzi pesanti di transitare dal centro città. Deroghe che, si legge nella lettera, «non sono state autorizzate poiché è apparso subito evidente che la presunta attesa oltre i 60 minuti era dovuta alla mancanza di navi in partenza e non ad un afflusso eccezionale di automezzi tale da non poter essere gestito e assorbito». Due i “buchi” principali tra una nave e l'altra, di 55 e di 50 minuti. In generale, tra le 19 e le 20, «venivano effettuate solo due partenze contro le sei programmabili con due scivoli agibili», tre invece le partenze dalle 20 alle 21, «con utilizzo molto ridotto delle potenziali capacità del porto». Ed ecco la “stoccata”: «Dall’analisi dei dati risulta una palese sottoutilizzazione del porto di Tremestieri e l'insufficiente programmazione di corse da parte degli armatori». Il dato di 60 corse giornaliere «ben lontano dalle oltre 80 corse effettuate negli anni scorsi». In realtà nel mese di luglio, fino a martedì 14, la media è stata di 56 corse giornaliere, media abbassata dalle domeniche (32 corse il 5 luglio, 28 corse il 12) e che per il resto è scesa sotto le 60 solo nel “fatidico” lunedì 13. Ma al di là del caso specifico, è nel più ampio quadro generale che Accorinti e Pino chiedono di mettersi in moto «per evitare una sottoutilizzazione delle potenzialità attuali degli scivoli di Tremestieri, che arreca grave nocumento alla vivibilità ed alla sicurezza dei cittadini messinesi ed inoltre mortifica e vanifica il notevole impegno economico profuso dall’Autorità portuale per garantire la massima fruibilità del porto». Lapidaria ma secca la replica del direttore generale di Caronte&Tourist Calogero Famiani: «Le navi vengono programmate in base ai flussi di traffico attesi. Negli 87-88 giorni trascorsi da quando è stato riaperto l'approdo di Tremestieri, sono stati solo 3 o 4 i giorni in cui sono state concesse delle deroghe. Questo significa uno smaltimento del traffico prossimo al 97-98%». Il che si traduce in un: «Nessuna sottoutilizzazione».

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