I primi interventi, causati dalla carenza di acqua nei rubinetti degli abitanti della città che vivono nelle zone più alte, si stanno effettuando. I tecnici dell’Amam hanno lavorato fino a ieri a Faro Superiore, Camaro alto e a Salice dove in questi giorni si è registrata una forte carenza di acqua. Numerose le chiamate alla nostra redazione a causa del disservizio a cui si fa fronte cercando di regolare la distribuzione in maniera più precisa. Il dirigente tecnico dell’azienda Meridionale acque, Giacomo D’Arrigo, spiega che il consumo di acqua in alcune zone come Faro superiore appunto è raddoppiato rispetto a un mese fa anche per lo spostamento nel borgo di diversi villeggianti. A questo si deve aggiungere che la portata del Fiumefreddo e della Santissima tende a diminuire, così come quella degli altri pozzi cittadini che già contano una riduzione di circa il 40% rispetto a qualche mese fa. Il sistema per far fronte ai disagi, spiegano i tecnici, sta nel riuscire a regolare l’acqua in base allo spostamento dei consumi con precisi calcoli che vengono eseguiti anche con i sistemi di valvole da azionare sul posto. Comunque non siamo ancora a livelli di minimo stagionale visto che dal Fiumefreddo arrivano circa 790 lt al secondo, rispetto ai 620 registratisi nel momento più difficile dell’anno scorso, e dalla Santissima, circa 200, rispetto ai 150 dell’estate 2014. Da oggi il lavoro è concentrato su Curcuraci altra zona calda sul fronte idrico. In via dei Rosai già da sei giorni i rubinetti sono a secco. Anche in questo caso è necessario modulare la distribuzione dando maggiore impulso alle pompe di sollevamento. Intanto proprio stamattina è stata riparata la copiosa perdita di acqua potabile che si era registra in via Marco Polo, a Contesse, nei pressi della Chiesa S. Maria Immacolata. Una dispersione causata da un guasto per dei lavori Enel che aveva causato non poche proteste da parte degli abitanti della zona.