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Lo Monaco va via
presentata MyMessina

E’ stato un martedì ricco di incontri che potrebbe risultare decisivo per il futuro del Messina. Il proprietario del club ha manifestato, ancora più chiaramente, l’intenzione di passare definitivamente la mano dopo tre stagioni, due trionfali e una da tunnel degli orrori culminata con la retrocessione in serie D. In mezzo un amore mai sbocciato per una gestione con molti chiaro scuri.

A gestire il passaggio delle quote sarà Giovanni Di Bartolo, da anni, uno dei collaboratori più attivi in società. Toccherà, poi, allo stesso Di Bartolo individuare nuovi soggetti da coinvolgere nel nuovo progetto.

E in questo contesto, stamattina, il presidente della Confcommercio provinciale, Carmelo Picciotto ha illustrato MYMessina, un’iniziativa popolare per avvicinare la squadra di calcio più rappresentativa al territorio attraverso il coinvolgimento diretto di imprenditori e singoli cittadini, chiamati ad acquisire piccole e grandi quote. Da definire i passaggi fondamentali, rinviati dopo la visione del bilancio, già approvato nelle scorse settimane. Punti di partenza, il Celeste e la serie D, calcisticamente non il massimo della vita dal momento che il Messina ha tutti i numeri per ambire ad un legittimo ripescaggio nella Lega Pro. La scelta di ripartire dal basso è legata a problemi di natura economica, ma è altrettanto sacrosanto che per ritrovare l’entusiasmo, perduto a causa di una stagione sciagurata servirebbe un colpo di coda che, per il momento, nessuno degli imprenditori individuati sembra poter dare. C’è, poi, la pista Arturo Di Napoli, a capo di un’altra cordata che punta all’acquisizione del club a costo zero, esclusi i debiti fisiologici, come li ha definiti Lo Monaco. Dopo l’impasse dell’ultimo mese, sembra finalmente muoversi qualcosa. Con la speranza, però, che la montagna non partorisca il topolino.

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