La conferenza dei presidenti di Circoscrizione lancia l’ennesi - mo allarme sull’emergenza legata alla raccolta dei rifiuti e ai servizi ambientali, mettendo nel mirino l’assessore Daniele Ialacqua, reo di non avere dato risposte adeguate, mancando all’incontro appositamente convocato. «Dopo avere atteso un’ora e un quaranta che finisse il Cda di Messinambiente, alle 17,15 abbiamo appreso, da un’ambasciata dal commissario Alessio Ciacci e non dal diretto interessato, che l’assessore era andato via per un’emergenza – hanno raccontato tramite una nota Laganà, Morabito, Quero, Cucè, Zullo e Messina –. Riteniamo tale comportamento irrispettoso e ingiustificabile verso le istituzioni e soprattutto verso la cittadinanza, che insieme ai nostri Consigli rappresentiamo». I sei rappresentanti della municipalità non si sono limitati ad individuare i punti critici di un sistema che ha evidentemente fallito per limiti che non sono solo dell’Amministrazione, ma si sono spinti oltre chiedendo che, se Messinambiente non riuscisse a bonificare la città entro l’inizio della prossima settimana, il sindaco e l’Ammini - strazione possano procedere ad un affidamento emergenziale temporaneo ad altra società, secondo le prerogative e le procedure previste dalle normative vigenti. «Nel caso di inerzia del governo cittadino, la Conferenza ha fatto sapere che «si autodeterminerà ad investire della questione il prefetto Stefano Trotta, richiedendo che agisca con i poteri sostitutivi». Inoltre, considerato il notevole ritardo nella prevista programmazione sugli interventi di diserbo e scerbatura, avendo i rispettivi Consigli approvati gli indirizzi relativi, si sollecita «con urgenza e con più squadre, coinvolgendo i lavoratori dell’Ato 3 e di Messinambiente», azioni immediate: «I cittadini non hanno più la pazienza di attendere e non vogliono trascorrere un’al - tra estate sommersi dalla sporcizia, dalle erbacce e soprattutto dai rifiuti». Ultimo punto, riguarda la più ampia programmazione del settore. Dopo l’avvio dell’iter per la costituzione della Multiservizi con delibera di giunta, non è stata ancora nominata la commissione tecnica che avrebbe dovuto produrre la documentazione a supporto del percorso. Di conseguenza è stata ulteriormente prolungata la fase interlocutoria, che doveva concludersi il 30 giugno, lasciando l’attuale gestore Messinambiente nella condizione di liquidazione e cessazione, non potendo neppure noleggiare i mezzi utili per raccogliere la spazzatura in tempi celeri, ripiegando sull’affidamento temporaneo del servizio ad Amam in attesa di una trasformazione completa: «La mancanza di certezza lascia i dipendenti nell’ansia e rende impossibile il raggiungimento degli obiettivi prefissati», hanno concluso i presidenti di quartiere.