Pan, come piano alimentazione e nutrimenti ma anche Pan come il nome mitologico del dio della campagna e dei pascoli, ma Pan anche come tutto, perché il laboratorio nato all’Annunziata all’interno di scienze veterinarie, in realtà, punta a coagulare l’interesse e le forze miglior di tutto un territorio.
6000 metri quadri di scienza. 42 milioni di euro di investimenti in uno spazio destinato a diventare un riferimento nazionale se non europeo per la verifica della produzione agroalimentare. Fra questi macchinari ci sono computer in grado di effettuare valutazioni sensoriali sui prodotti, come fossero occhio, naso e lingua umana.
L’analisi degli alimenti, la gnomica animale la tracciabilità, ma anche il trasferimento tecnologico della produzione pilota sono alcuni dei campi d’intervento di Pan LAB. Già, perché le aziende che si rivolgono a questa struttura possono anche sperimentare nuovi prodotti latteo-caseari o di carni, prima di immetterli sul mercato.
Ma la cosa che avrà potuto apprezzare anche il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, è il fatto che attorno a questa realtà cresciuta negli anni ed ora sfociata sotto l’unica sigla di Pan Lab , possano trovare impiego 300 persone e fra queste tantissimi studenti e ricercatori che arrivano da mezzo mondo.
A vedere Pan Lab sono già giunti imprenditori anche dal Giappone, e l’incontro del ministro con la Stampa estera specializzata in agrolimentare testimonia come questa struttura non ha confini ne cittadini né isolani.
Solo a Parma esiste una laboratorio che somigli a quello di Messina dove è stato avviato un centro per l’analisi della produzione alimentare , per la ricerca dedicata alla loro incidenza sulla salute umana e per la consulenza alle aziende agroalimentari sotto il profilo tecnologico, giuridico ed economico. Questo perché Pan Lab non è emanazione di Scienza Veterinarie ma di un impegno trasversale anche di altri dipartimenti.
Pan Lab con i suoi servizi di accertamento, verifica della produzione , della tracciabilità di alta formazione per le aziende sopravviverà all’Expo, e punta a vincere la sfida contro l’idea che il sud non sia in grado di fare certe cose.