Dodici scerbatori comunali per il verde, ville escluse, di una città lunga 50 chilometri. È questo il dato ogni volta opposto dal sindaco Accorinti e dall’assessore Ialacqua quando gli si fa notare che l’immagine “verde” di Messina finora è cambiata poco rispetto alle precedenti Amministrazioni. Infestata dalle erbacce, tali da diventare piccole discariche, in non pochi luoghi del centro e dei villaggi era prima. E infestata gravemente dalle erbacce in molti luoghi del centro e dei villaggi è ancora oggi. Serve un nuovo esempio? Eccolo. In vista del concerto di Vasco Rossi la MessinAmbiente sta provvedendo a ripulire il perimetro esterno e i parcheggi dello stadio e perfino la strada in salita dalla statale. Bene, arrivano pure i ringraziamenti pubblici del consigliere di quartiere Alessio Bartolone e del vicepresidente del Consiglio comunale Nicola Crisafi. Solo che i tempi tecnici necessari all’operazione S. Filippo, con quel personale minimo, paralizzano le cesoie in città. Ma quanto durerà ciò visto che la discesa dalla tangenziale è ancora un immondezzaio vegetale? A parte la soluzione tampone della nuova gara per il verde, Accorinti e Ialacqua mantengano le promesse. Che gli operai addetti al verde passino davvero, presto, da 12 a 40. (a.t.)