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Legambiente: a Ganzirri
laghi "dimenticati"

Quattro giorni di appuntamenti, analisi ed escursioni per la seconda tappa regionale della Goletta dei Laghi, la campagna nazionale di Legambiente dedicata ai bacini lacustri italiani, realizzata con il contributo del Coou (Consorzio obbligatorio oli usati) e di Novamont. "Un anno fa ci trovavamo qui a consegnare la Bandiera Nera all'assessore regionale al Territorio e all'Ambiente Maria Rita Sgarlata - ricorda Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente - adesso siamo costretti a constatare che nulla è cambiato, escluso l'assessore che oggi è Maurizio Croce. La Sicilia vanta numerosi bacini lacustri con una gran varietà di usi, da quello potabile all'agricolo, dalla produzione energetica alla pesca ricreativa e sportiva. Un patrimonio naturalistico immenso, ma sottovalutato se non ignorato dalle istituzioni locali". Tra le tante proposte che Legambiente continua ad avanzare alla Giunta presieduta da Rosario Crocetta c'è quella di individuare, con modalità ecologicamente adeguate, i deflussi a valle degli invasi artificiali e controllarne l'effettivo rilascio. Inoltre, la Goletta sposa la causa dei molluschicoltori messinesi, che si sono visti sospendere il permesso di svolgere la loro attività all'interno del lago Ganzirri, incluso sin dagli anni '80 nella riserva naturale orientata Laguna di Capo Peloro, insieme al lago di Faro. Secondo i dati in possesso dell'università di Messina, ci sono tutti i presupposti affinché la molluschicoltura riprenda.

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