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Una straordinaria “Notte Bianca” all’insegna della gioia e della carità

 Migliaia di persone hanno popolato il centro cittadino per la quarta edizione della “Notte Bianca di Sant’Antonio”, evento collaterale che affianca i solenni festeggiamenti per il Santo di Padova. A partire dalle 18 e fino a tardi le vie adiacenti la Basilica di via Santa Cecilia hanno accolto i messinesi e tantissimi pellegrini giunti da ogni parte del Meridione, animati dall’attrazione di fede e religiosità. Oltre 30 le manifestazioni organizzate che hanno avuto il loro clou proprio al Santuario, all’interno del quale si sono esibiti la banda musicale “Gaetano Celeste di Camaro”, Piero Blanca, la scuola “Ars Nova”, giovani talenti in strumentale, il maestro Edo Graziani e la spettacolare “Iaos, canti dal mondo”. Quest’ultima band, molto attesa, ha allietato il pubblico proponendo testi profondi dedicati all’immigrazione, all’oppressione ma anche alla speranza per quei popoli che vivono il dramma delle guerre, della povertà e delle drammatiche fughe per garantirsi una vita dignitosa. Grande festa a piazza del Popolo con il villaggio dello sport e la kermesse che ha coinvolto dodici scuole di danza per oltre sei ore, insieme a svariati cantanti che hanno anticipato l’esibizione speciale di Mary Gitto (programma curato da Lillo Alessandro in collaborazione con alcune associazioni sportive). Oltre venti artisti di strada hanno dato spettacolo lungo il percorso chiuso al traffico: particolarmente apprezzati, soprattutto dai più piccoli, l’illusionista Francesco Giuffrida, il clown Mister Bang e Genny Pavone con le sue piroette. Suggestivi anche i tessuti aerei del Four Hands Circus, così come i numeri con il fuoco del Circ’opificio, la parata dei “Castelli d’aria” e la comicità del “Grande Lebunsky” e di Peppino Marabita. Un cartellone davvero coinvolgente, frutto del lavoro del direttore artistico Riccardo Strano. A largo Avignone, scalinata Zuccarello, sfilata di moda della solidarietà a cura di Patrizia Casale, con la presenza di Anna Laura Princiotto da “Ti lascio una canzone”. Nello stesso spazio ha riscosso notevole successo l’esposizione statica di modelli storici Piaggio a cura del Vespa Club di Messina, mentre la mezzanotte è stata accolta dalle sonorità jazz dell’Aktell Jazz Quartet composto dai giovani musicisti del conservatorio “Corelli”. Divertimento e coinvolgimento: tanti momenti ludici accompagnati da altri di raccoglimento. Tutto in una notte, forse anche troppo, fino a dispiacersi per non essere riusciti a seguire le rassegne concomitanti. Piazza Annibale Maria di Francia per oltre tre ore ha ospitato l’ormai consueta gara canora “In canto per S. Antonio”, alla quale prendono parte i ragazzi delle scuole primarie e secondarie della città e della provincia, con la presenza di altri artisti che si sono susseguiti sul palco. Due infiorate, in via Nino Bixio quella dei Maestri dei Mosaici di Camaro, in via Refugio dei Poveri quella curata dai ragazzi della scuola “Annibale di Francia”. Via Aurelio Saffi si è trasformata in un piccolo accampamento medievale, scenario ricostruito per combattimenti con armature d’epoca e la rappresentazione di arti e mestieri. Partecipate anche le visite culturali alla Basilica, alla Chiesa dello Spirito Santo e al Santuario del Carmine, con i relativi musei. E ancora pittura, sculture e artigianato, senza dimenticare la gastronomia in via Cesare Battisti e un “panino per la mensa”, iniziativa finalizzata a raccogliere fondi per la Mensa dei poveri. Davvero un bell’esperimento reso straordinario dalla spontaneità con la quale gli artisti, giovani ed esperti, hanno aderito, evidenziando ancora una volta il grande cuore di Messina e il sentito legame con il Santo dei Miracoli. «È stata davvero una giornata straordinaria, all’insegna della gioia e dell’aggregazione – è stato il commento del rettore padre Mario Magro –. Tutti hanno compreso in pieno lo spirito, siamo davvero contenti».

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