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Impianti sportivi
i costi rischiano
di crescere

Stadio Celeste

Il pericolo è che lo sport dei nostri giovani possa costarci una cifra insostenibile. La corte dei conti ha richiamato Messina perchè a carico di chi utilizza gli impianti, cioè le società sportive, siano il 36%  dei costi delle strutture. L'adeguamento sarebbe dovuto avvenire qualche mese fa. Infatti la giunta scrive al Dirigente del Dipartimento Sport per invitarlo a riscrivere le tariffe in base al sopraggiunto indirizzo. Il dirigente rivede i costi per le società e l'effetto è che la tariffe, in base all'ipotesi formulata, appaiano addirittura quintuplicate. E' solo una bozza, lo ribadiamo, ma  i numeri sono scoraggianti. Infatti in base ai conti dei Servizi finanziari di Palazzo Zanca, il tasso di copertura dei costi, a novembre scorso, da parte di chi ne usufruisce era di solo il 7,8 %. I conti sono presto fatti: per arrivare al 36% chiesto dalla Corte dei Conti per i Comuni in pre dissesto, bisogna moltiplicare tutto per 5 volte.

Un 'ora di allenamento al Rescifina, A Mili, al Tracuzzi, al Russello costerebbe, nell' ipotesi, 50 euro, 200 euro una partita senza incassi. 130 euro una partita al Marullo e 50 euro un'ora di allenamenti. Senza una convenzione, giocare al Celeste costerebbe, il condizionale è d'obbligo, dieci mila euro, e un'ora d'allenamento mille euro. Una cifra improponibile e più che fuori dal mercato. Oggi il presidente della Commissione Sport Piero Adamo ha scritto al Sindaco e all'assessore Sebastiano Pino, incuriosito dal fatto che questa proposta di delibera da marzo non sia ancora stata valutata dalla Giunta. Adamo è preoccupato sia dal fatto che le società non avranno il tempo per organizzarsi, se non conoscono le tariffe. Ma anche dal fatto che i costi sembrano insostenibili.

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