Il problema è serio e riguarda tutti i cittadini potenziali fruitori del servizio 118. Lo stato d'agitazione nasce perché gli operatori del 118, medici, autisti soccorritori, infermieri, centrali operative non ci stanno ad essere incolpati a causa di problemi che rivendicano da tempo e rendono sempre più difficile il loro lavoro. Hanno deciso di unirsi, anche se aderenti a più sigle sindacali, al fine di tutelare l’ intero sistema dell’Emergenza Urgenza Sues 118, ed al fine di tutelare gli stessi cittadini che fruiscono del servizio. Oggi una prima riunione nella sede dello Snami a Messina. Tra i punti principali alla base dello stato d'agitazione l'utilizzo della ambulanze in servizi secondari, come ad esempio il trattamento Sanitario obbligatorio o l'accompagnamento di utenti in trasporti non ospedalieri.
E ancora la ricollocazione geografica delle postazioni delle ambulanze in base alla reale necessità. Al momento Messina ne ha 5 medicalizzate al Piemonte, al Policlinico, a Messina sud, al Papardo e al Mandalari. Rivendicata la necessità della presenza dei rappresentanti dell’Emergenza Territoriale nei Tavoli Tecnici Regionali e Provinciali, dove si decidono regole e si propongono progetti per il corretto funzionamento del 118 Tra i punti all’o.d.g. la collocazione e la funzione delle auto mediche. Importante anche la responsabilizzazione dell'utente. Non si può chiamare l’ambulanza per problemi poco gravi.
Il 4 giugno alle 10,30 incontro propositivo con gli operatori siciliani del 118 e i cittadini nel salone degli specchi di palazzo dei Leoni.
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