L’impresa “Sicurbau” dovrà attendere ancora prima che il Consiglio di giustizia amministrativa si pronunci in merito al ricorso contro la “Toto generali costruzioni”, ditta che si è aggiudicata l’appalto di messa in sicurezza del viadotto Ritiro. Ieri doveva essere il giorno del responso, ma è si è deciso di posticipare l’udienza all’8 luglio. Non aspetterà, invece, questa data il Consorzio autostrade siciliane, che sta percorrendo a gran velocità le tappe di avvicinamento alla consegna dei lavori. Come sottolineato dal direttore generale dell’ente di contrada Scoppo, Salvatore Pirrone, prosegue l’analisi della progettazione esecutiva presentata dalla “Toto costruzioni”. In particolare, sotto la lente ci sono i computi metrici inoltrati dall’impresa abruzzese. «L’obiettivo è analizzare in maniera condivisa gli elaborati, in modo tale da apportare eventuali migliorie», ha sottolineato Pirrone. Il quale ha aggiunto che la fase dell’esame progettuale dovrebbe concludersi entro la prima decade del mese di giugno. Poi sarà la volta della consegna lavori e dell’installazione del cantiere. Se non sorgeranno intoppi, gli interventi potrebbero prendere il via all’inizio di luglio. Ovviamente, bisognerà anche considerare la spada di Damocle del verdetto del Cga. Quanto alle opere di messa in sicurezza del “Ritiro”, l’appalto di 43 milioni di euro prevede lo smontaggio, il rifacimento e il rimontaggio di oltre 900 metri di viadotto e alla realizzazione anche delle piste in uscita della tangenziale autostradale, all’altezza dell’abitato di Giostra. Sul fronte, invece, dei lavori di messa in sicurezza delle gallerie Tindari e Capo d’Orlando dell’A20, si attende ancora la decisione del Tar di Catania in seguito al reclamo della “Ricciardello costruzioni” relativo all’assegnazione delle opere all’ “Ati Notari-Bruno”. (r.d.)