A causa di altri impegni istituzionali non ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come invece era stato annunciato in un primo momento e che ha mandato un messaggio in cui si dice idealmente vicino, ma comunque, 60 anni dopo, Messina tornerà ad essere la culla dell’Europa con una serie di festeggiamenti che dal 3 al 6 giugno vedranno protagoniste numerose personalità delle istituzioni italiane e comunitarie e proprio nel salone a cui è stato dato il nome “delle Bandiere” in onore a quell’Europa le cui basi furono gettate nella città dello Stretto. Nei giorni scorsi sono partite le grandi pulizie: le bandiere e le tende sono state staccate e mandate in lavanderia, il tavolo, il parquet, il marmo lucidati, gli impianti elettrici revisionati. Qualche ritocco anche nei corridoi, sulle porte danneggiate nei giorni scorsi dagli ambulanti in protesta e che hanno provocato il trasferimento della testa di cartapesta di Mata al di là delle porte delle stanze dei bottoni. Nell’organizzazione degli eventi in questione c’è stato un rallentamento dovuto agli improvvisi seri problemi di salute dell’assessore alla Cultura Tonino Perna, ancora in convalescenza, ma la macchina era già stata avviata e oggi il capo di gabinetto di gabinetto del sindaco Silvana Mondello è in fase di completamento del programma. L’inaugurazione della lunga cerimonia commemorativa si terrà il 3 giugno, alla presenza del presidente della commissione degli affari esteri del Senato Pierferdinando Casini. La giornata sarà divisa in due sessioni a cui parteciperanno numerosi ospiti fra cui i rappresentanti dei paesi della Conferenza di Messina del 1955 e dei dell’Unione per il Mediterraneo. Nel pomeriggio arriveranno anche il presidente della Regione Rosario Crocetta e Enrique Baron Crespo già presidente del Parlamento Europeo. Per l’occasione, il Coro dell’Università di Messina eseguirà l’Inno alla Gioia che è anche l’Inno Europeo e sarà attivato un servizio postale temporaneo con annullo filatelico celebrativo dell’evento. Il 4 giugno al Palacultura invece l’intera giornata sarà dedicata all’analisi dei conflitti e delle politiche per la pace nel Mediterraneo e alla gestione dei nuovi flussi migratori. Sarà anche inaugurata la mostra “
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