22 mesi per sapere se il progetto è compatibile con l'ambiente in cui si incastona. Ed in questi 22 mesi la fogna continua a riversarsi in un torrente che è ricettacolo di ogni cosa. 18 anni sono trascorsi da quando il primo tratto di matita è stato tracciato posto sul progetto per ridare dignità e sicurezza a due chilometri di torrente che rappresenta, in una città come la nostra una vera e propria priorità sotto il profilo idrogeologico.
Un progetto, quello del riordino del torrente Cataratti – Bisconte, per il quale servivano all'inizio 7 milioni di euro, poi venti e ora 30 milioni di euro, dopo gli aggiornamenti normativi dovuti anche ai fatti di giampilieri.
Il progetto esecutivo è pronto da tempo, e nel luglio del 2013 è stato inviato a Palermo per l'ottenimento dell'ultimo visto quello, della Valutazione d' impatto ambientale. Da allora sono passati quasi due anni ed ora siamo alla vigilia della stesura dell'accordo di programma che realizzerà la lista degli interventi con massima priorità. Se Messina arrivasse a quell'appuntamento di metà giugno, già con l'ok della Valutazione d'Impatto Ambientale, di certo potrebbe essere in pole position per ottenere i suoi 30 milioni sul miliardo e trecento milioni destinati all'opere per ridurre il rischio idrogeologico.
All'incontro di oggi, oltre all'onorevole Enzo Garofalo che ha sollecitato la trasparenza degli atti di questo genere sul sito della Regione, c'erano l'assessore Sergio De Cola e il presidente della commissione lavoro all'ARS Marcello Greco che ha dato certezze sull'esito della VIA.