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Finalmente si è posto oggi un punto fermo alla lunghissima querelle legata all’assegnazione dell’ultima palazzina di 20 alloggi costruita dallo Iacp a monte del rione Taormina. E’ stata pubblicata stamattina intorno alle 10 all’albo pretorio online del Comune di Messina la graduatoria provvisoria degli aventi diritto. Si tratta di 14 nominativi la cui età varia tra gli 82 e i 31 anni. Nominativi esaminati dal dipartimento politiche della casa con la collaborazione dell’esperto del sindaco, tra coloro che abitano nelle prime due file di casette a valle della via Taormina. La palazzina verde, l’ultima delle due costruite, è composta da venti appartamenti. E’ stata oggetto all’inizio del mese di occupazione da parte di 18 famiglie poi convinte a lasciare liberi gli alloggi in attesa della graduatoria ufficiale e quindi di un ingresso legale nelle belle case di fronte al Policlinico. 14 i nominati provvisori dunque al momento, per venti alloggi. “Devono trascorrere 30 giorni - ha detto oggi al telefono l’assessore alle politiche della casa Sebastiano Pino che ha inferto un’accelerazione all’assegnazione degli alloggi - solo dopo, per legge, sarà possibile redigere la graduatoria definitiva degli aventi diritto che deve essere approvata con delibera di giunta e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale”. Nel frattempo le venti persone escluse dalla graduatoria, la cui tabella è anch’essa online,  quasi tutte con la motivazione di mancanza di residenza anagrafica, come previsto dalla legge 10 del 90, potranno presentare eventuali ricorsi. Esaurita questa procedura, se non ci dovessero essere aventi diritto ai sei alloggi rimanenti si passerà, ha spiegato l’assessore Pino, alle famiglie aventi diritto residenti nelle baracche di via Ennio a ridosso del muro perimetrale della caserma Ainis in direzione monte mare. Priorità queste individuate con delibera di giunta comunale il 12 maggio scorso e resa  immediatamente esecutiva. Insomma in questo momento nella casette qualcuno sta brindando per la vicinissima fine di un incubo. Importante sarà, una volta liberati gli alloggi, procedere all’abbattimento immediato prima che vengano di nuovo occupati da altri nuclei familiari. L’abbattimento dovrà essere fatto dallo Iacp con fondi che dovranno essere reperiti dall’ufficio risanamento del Comune. La speranza è che anche questi interventi siano contestuali all’assegnazione altrimenti per il risanamento di Messina lungo più di 100 anni non si potrà mai pronunciare la parola fine.  

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